Viaggi generazionali d’Europa Due boomer a Davos, l’età delle istituzioni dell’Ue, il libro del momento, i pensionati tedeschi alle terme ungheresi, i giovani greci da riacciuffare e una ragazza francese nella guerra delle borse Paola Peduzzi e Micol Flammini 23 GEN 2020
Così Di Maio, incartandosi da solo, mette il M5s nelle mani di Conte Se l’unico programma certo è “restare al governo”, sarà il premier a riempire il vuoto del grillismo. Il Pd già gongola Valerio Valentini 23 GEN 2020
La realtà è più forte del grillismo Avvelenare i pozzi ha un prezzo. Perché la caduta di Di Maio ci ricorda che l’anti politica al governo è destinata a scoppiare 23 GEN 2020
Il M5s studia altre alleanze con il Pd per sopravvivere al bipolarismo La Campania ma non solo. Il dopo Emilia-Romagna dividerà in due il movimento. C’è D’Incà alla guida del partito dell’alleanza Valerio Valentini 21 GEN 2020
L’Ue ci ha aiutato a liberalizzare. E per le concessioni è nuova vita Quando lo Stato ricorre ai privati per svolgere attività di interesse collettivo. Un sistema sotto accusa. Parla Sabino Cassese 21 GEN 2020
Un'altra sinistra è possibile La truffaldina promessa di protezione di Salvini e il dannoso assistenzialismo del M5s obbligano il mondo progressista a costruire con rapidità un’alternativa da sogno non schiacciata sul modello da incubo del populismo. I tabù da superare e gli errori da evitare. Manifesto per una nuova stagione Giorgio Gori 20 GEN 2020
Le tre parole chiave con cui il centrosinistra può tornare a dettare l’agenda Demografia, produttività, lavoro. Ecco da dove ripartire per dare uno slancio al paese senza essere ostaggi del populismo Pier Carlo Padoan 18 GEN 2020
È ora di licenziare l’editore della Rai Nomine bocciate e azienda ingovernabile. Il fallimento sul servizio pubblico è strategico, culturale e strutturale. Mostra una politica incapace di governare e ragionare (e di occupare con intelligenza il potere). Perché alla Rai serve un j’accuse sul modello iraniano 16 GEN 2020
L’egocentrismo twittarolo di Salvini Quasi diecimila cinguettii nel 2019: uno su tre per attaccare qualcuno o qualcosa, soprattutto gli azionisti del Conte bis e l'Unione europea. E poi propaganda più che lotta all'immigrazione. “Salvini” la parola più utilizzata Greta Ardito e Lorenzo Borga 13 GEN 2020
Il paradosso di Craxi, che non seppe sganciarsi da una politica vecchia In Italia mancarono le condizioni “maggioritarie” per una svolta. Prigioniero di Pci e dorotei, rinunciò alla grande riforma Umberto Ranieri 09 GEN 2020