Vedi alla voce Aids Prima era una cupa vergogna, un nome impronunciabile, poi è caduto il tabù: così il “buio feroce” della malattia è entrato nella letteratura. Non ha prodotto il maledettismo baudelairiano. Ricorda la lebbra che Buzzati citava "come una cosa che inizia per elle". Nadia Terranova 02 MAG 2016
Il libro che verrà Come leggeremo tra dieci anni? Le sfide dell’editoria e lo scontro tra carta ed ebook. Parla un protagonista del mercato digitale: Alessio Santarelli, dal 2014 direttore del Kindle Store Europa. "Ci siamo accorti che nel momento in cui il lettore passa dal supporto fisico a quello digitale legge (e compra) molto di più". 02 MAG 2016
Oh popolo che oggi festeggi Shakespeare, sappi che il Bardo ti odiava Quanto era snob il grande drammaturgo a 400 anni dalla morte. Niente lo avrebbe rallegrato, dei sotterfugi vari per renderlo vendibile a un pubblico brulicante e indifferenziato. Il Bardo disprezzava il popolo e, se avete dubbi, leggete “I personaggi del teatro di Shakespeare” di William Hazlitt. Antonio Gurrado 23 APR 2016
Le ali del Colosseo Che succederebbe se volasse via dall’Italia? Nel romanzo di Sorgi c’è un compratore, ma occhio alle profezie: ricchissimo sceicco arabo afflitto da spleen compra il Colosseo e abbatte il debito pubblico italiano accordandosi con il potentissimo primo ministro italiano, chiamato il Successore. Alessandro Giuli 18 APR 2016
Non sparate sull’autofiction, piuttosto fatela meglio Quando in un discorso sul romanzo contemporaneo si sente parlare di autofiction, il critico mette mano alla pistola. Cosa sarà, si chiede il lettore, questa autofiction? Scelta di retroguardia da parte di chi nel romanzo ci crede ancora o compromesso al ribasso, è comunque utile. Ecco perché. Lorenzo Marchese 13 APR 2016
Che faccia hai? Per ogni descrizione esiste un indescrivibile che resiste e non si lascia raccontare. Per ogni volto umano, viso di donna o di uomo, ragazzo o bambino, esistono parole mancanti e una moltitudine di dettagli, magari impercettibili, sfumature e differenze che lo rendono unico, e anche nella sua unicità in continuo movimento e mutazione. 13 APR 2016
Il libro di Riina, quello di Zerocalcare e una domanda: a che serve la cultura in Italia? Che differenza passa fra le librerie indipendenti che ostentatamente si rifiutano di vendere il libro di Salvo Riina e le Feltrinelli che stanotte resteranno aperte in attesa dell’uscita di “Kobane calling” di Zerocalcare? Nessuna. Antonio Gurrado 11 APR 2016
Čechov, amico mio Esule a Parigi, negli ultimi mesi di vita Ivan Bunin ricordò l’antica frequentazione. Ne uscì un ritratto inedito del sommo novelliere. Una “irrimediabile tristezza” che si mescolava a una corrente di allegria. La vita non riesce a essere seria, questo è il dramma. Matteo Marchesini 11 APR 2016
Non è mai l’ultimo tango Non so se colpisce di più l’eleganza del portamento, il corpo asciutto e il passo felpato di lui, le gambe affusolate, perfette e senza età di lei, oppure il viso di entrambi: ottantenni che hanno conservato la faccia antica di ragazzi di barrio, popolani dall’espressione malinconica e spavalda. Annamaria Guadagni 11 APR 2016
Einaudi sfidò Keynes mettendo la persona libera al centro dell’economia “Ehi, guardate! Il re è nudo!”. Sembrerebbero queste le parole ingenue che Francesco Forte fa dire all’“uomo intero” einaudiano, posto di fronte alle sofisticate simulazioni economiche dell’“uomo scisso” keynesiano. Flavio Felice 10 APR 2016