(Ansa)

Il Foglio sportivo

Le piattaforme si tuffano sullo sport in diretta

Michele Tossani

La prima a comprendere le potenzialità della trasmissione di questo genere di appuntamenti è stata Amazon nel 2017 con la Nfl. Poi Netflix e tutte le altre

Nella generale crisi del sistema televisivo (con i canali tradizionali che faticano a catturare l’attenzione di un pubblico sempre più distratto dalla vasta offerta di intrattenimento) c’è un’eccezione che si conferma vincente: la trasmissione degli eventi sportivi. Una tendenza che non è passata inosservata neanche alle più grandi piattaforme di streaming come Netflix, Apple TV, Disney+, Amazon Prime e Paramount+, che hanno iniziato a investire in modo significativo in questo settore.

 

E infatti questi canali, pur continuando a offrire prodotti on demand classici come serie televisive e documentari, hanno recentemente deciso di buttarsi anche sul mercato degli eventi sportivi. La prima a comprendere le potenzialità della trasmissione di questo genere di appuntamenti è stata Amazon. Nel 2017 l’azienda di e-commerce si assicurò (in via non esclusiva) il diritto di trasmissione online, tramite il proprio canale Prime Video, di dieci partite della stagione 2017 della Nfl, al costo di 50 milioni di dollari. Accordo successivamente rinnovato e che ha portato Amazon, nel 2021, a diventare broadcaster esclusivo del Thursday Night Football (l’anticipo del giovedì sera) fino al 2033, per una cifra di circa un miliardo di dollari all’anno.

 

L’impegno di Amazon Prime Video va a coprire anche il calcio. In Europa infatti la società di proprietà del magnate statunitense Jeff Bezos detiene alcuni diritti legati al mondo del pallone. In Italia ad esempio Amazon trasmette in esclusiva le diciotto miglior partite di Champions League del mercoledì sera fino alla stagione 2026-27. Un accordo simile Amazon lo ha anche per la Germani e l’Inghilterra. Più tardivo, ma non per questo meno imponente, l’esordio di Netflix nel mondo delle manifestazioni sportive in diretta dopo il grande successo ottenuto con prodotti originali come Drive to Survive, la serie sulla F1 che ha reso popolare lo sport negli Stati Uniti. Il battesimo del fuoco fu la trasmissione, nel novembre 2024, del ritorno sul ring di Mike Tyson, in un match contro l’ex youtuber Jake Paul. Un evento che appartiene probabilmente più alla sfera dell’entertainment che a quella dello sport in senso vero e proprio, ma al quale ha poi fatto seguito il vero colpo fatto dalla piattaforma online, vale a dire l’acquisizione dei diritti di trasmissione di due partite della Nfl nel giorno di Natale. Data tradizionalmente foriera di lauti ascolti per la Nba, il 25 dicembre è invece ora diventato terreno di caccia anche da parte della National Football League, la Lega del football americano, lo sport più seguito negli Stati Uniti. 

 

Netflix ha così deciso di entrare a piedi uniti (o con un placcaggio, visto lo sport in questione) nella vicenda, pagando 150 milioni di dollari per trasmettere la gara fra Kansas City Chiefs e Pittsburgh Steelers e quella fra Baltimore Ravens e Houston Texans. Una spesa ampiamente ripagata dato che, solo negli Stati Uniti, Chiefs contro Steelers avrebbe raccolto 24 milioni di spettatori, con punte di 27 milioni per la gara fra Ravens e Texans. Un successo, che Netflix spera di superare a Natale 2025 e 2026, visto che la piattaforma trasmetterà partite Nfl anche il 25 dicembre di quest’anno (Dallas Cowboys contro Washington Commanders e Detroit Lions contro. Minnesota Vikings) e dell’anno prossimo. Prima però, a ottobre, la piattaforma statunitense trasmetterà il Six Kings Slam, torneo tennistico che riunirà in Arabia Saudita i migliori 6 tennisti del pianeta (compreso ovviamente Jannik Sinner).

 

Forte del successo ottenuto col football, Netflix ha deciso poi di investire sullo sport entertainment per eccellenza, il wrestling. Il colosso di Los Gatos (California) ha infatti non soltanto trasmesso documentario che svela il dietro le quinte della federazione di wrestling più famosa al mondo (Wwe Unreal), ma ha anche acquisito per circa cinque miliardi di dollari l’esclusiva decennale per mandare in rete la trasmissione di punta della Wwe, cioè Raw.

 

Da parte sua, anche Disney si è mossa sul wrestling, comprando per il proprio canale sportivo Espn, a partire dal 2026, le esclusive per i grandi pay-per-view della stessa Wwe: WrestleMania, Royal Rumble, SummerSlam, Survivor Series e Money in the Bank. I contenuti di Espn sono inoltre fruibili anche su Disney+. Infine ci sono AppleTv (accordo con la MLS) e Paramount+ (accordo di sètte anni per trasmettere la Ufc). Come si evince, lo sport resta l’investimento più appetibile e redditizio per tutte le aziende che forniscono contenuti video, ben oltre il tipo di programmazione che queste sono proporre ai propri abbonati. 

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