Ademola Lookman (foto ANSA)

IL RITRATTO DI BONANZA

Tutti i sogni del calciomercato

Alessandro Bonan

Fra giornali, televisioni e post, la notizia di un calciatore che potrebbe passare da una squadra all'altra ci porta lontano con i pensieri e li rende leggeri come una nuvola

Nella precarietà che avanza ci consoliamo con il calcio, e soprattutto con i sogni del calciomercato. Sono sogni che non costano nulla, perché li possiamo fare senza un grande impegno, leggendo i giornali, guardando le varie trasmissioni (ora sono in ferie), sbirciando i post di alcuni guru del web, ormai impegnati anche a monetizzare per una notizia (sponsor e altro ancora). I milioni spesi dalle varie società, fanno parte del mondo parallelo che osserviamo con tutta la partecipazione emotiva del caso. “Lo prendiamo quello, lo prendiamo quell’altro?”, mi sento chiedere per strada. Io mi impegno a rispondere, bofonchiando qualcosa, con in bocca la brioche del mattino. La gente sorride e si diverte, nella speranza che tutti i sogni vadano in porto. E’ bellissimo pensare di rallegrare le giornate delle persone con una semplice notizia che riguarda un calciatore, il quale diventa sempre più grosso, più alto, più bello, più intelligente, e, nella parola più importante, più forte, via via che il suo nome viene riportato su qualsiasi mezzo di informazione, compresa la mia parola al gusto di crema e a volte cioccolata. 

Intanto intorno succede di tutto, massacri senza senso, terremoti, incidenti di vario genere, guerre di natura indecifrabile (contro natura, maledette guerre). Ci sono vicende che fanno parlare tutti ma di cui non dovrebbe fregarci assolutamente nulla, come quella del povero Raul Bova trascinato in una trappola “spaccante” da cui mi pare stia uscendo con grande sicurezza (glielo auguro con tutto me stesso). Se invece dell’attore fosse stato un impiegato di banca, avrei pensato a una riedizione rilegata in oro del Processo di Kafka, dove un bancario appunto, si sveglia al mattino e viene arrestato con accuse mai del tutto chiarite

Ricordo mia nonna che in età parecchio avanzata si chiedeva: ma di che m’accusate? Di nulla, nonna, hai fatto soltanto un sogno brutto. A lei il calciomercato non interessava, anzi nemmeno sapeva che esistesse, era solo una tifosa di Zop, il portiere a cui aveva tolto le due f, chissà per quale motivo. A noi invece il calciomercato interessa parecchio perché ci porta lontano con i pensieri e li rende leggeri come una nuvola. E mentre si apprendono notizie incoraggianti, tipo quella dell’eroico Stramaccioni che, come il protagonista di un romanzo famoso, salva la vita non a una, bensì a due bagnanti spinte al largo dalla furia del mare, ci stringiamo a questo mondo ormai vecchio (il calciomercato esiste da sempre) che però ci fa vivere l’estate come uno spruzzo di acqua fresca durante la canicola. E se anche fosse la conclusione del mondo, e a tratti pare che lo sia, mi viene in mente la parafrasi di una canzone del mitico Jim Morrison, che ipotizzava la fine della sua infanzia. This is (not) the end, caro Jim. Siamo ancora bambini, trasognanti e felici con il calciomercato.

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