Jasmine Nocentini (foto Ap, via LaPresse)

L'occasione di Jasmine Nocentini. L'importanza di trovarsi al momento giusto nel luogo giusto

Francesco Caligaris

Ai Campionati Ncaa di nuoto femminile l'atleta italiana ha vinto cinque medaglie d'oro. Intervista alla nuotatrice azzurra tra sogno americano alla University of Virginia e progetti olimpici

“Quest’anno ho imparato che ci si può sorprendere dei propri risultati e di quello di cui si è capaci anche in momenti inaspettati”. Jasmine Nocentini parla al Foglio da Charlottesville, Virginia, cinque ore di fuso orario. Da qualche giorno sono finiti i Campionati Ncaa di nuoto femminile – l’equivalente della March Madness della pallacanestro – in cui ha vinto cinque medaglie d’oro (100 rana individuali, staffetta 4x50 stile libero, staffetta 4x50 mista, staffetta 4x100 stile libero e staffetta 4x100 mista) e una di bronzo (50 stile libero individuali). La conversione dei tempi dalla vasca in yards a quella da 50 metri apre scenari interessanti: il 56’’08 con cui si è imposta nei 100 rana varrebbe 1’05’’2, record italiano virtuale. “Ma io sono orgogliosa perché prima di tutto sono riuscita ad aiutare la squadra”, continua. “Negli Stati Uniti il nuoto è uno sport di squadra. Durante tutta la stagione quello che conta sono i punti guadagnati per la squadra. ‘We do it for each other’, diciamo sempre: lo facciamo l’una per l’altra”.

E infatti l’University of Virginia ha conquistato il titolo nazionale per il quarto anno consecutivo. L’allenatore di Virginia, Todd DeSorbo, che sarà anche l’head coach della nazionale femminile statunitense alle Olimpiadi di Parigi 2024, l’ha elogiata così: “Probabilmente è una delle sprinter di alto livello più forti che abbia mai seguito”, ha detto a Swimming World Magazine. “A dicembre è tornata in Italia per i Campionati europei in vasca corta e ha stupito persino gli italiani”. In pochi mesi la vita di Jasmine Nocentini è stata stravolta. Allenandosi in un contesto ideale, con alcune delle migliori giovani nuotatrici americane, è cresciuta quasi per osmosi. “Ho imparato anche a cogliere le opportunità quando capitano, a sfruttare tutto quello che si può”, continua. “Non pensavo di poter mai rappresentare l’Italia o di vincere il Campionato Ncaa, non ne avevo proprio idea”.

Dopo le quattro medaglie di Otopeni (oro con la staffetta 4x50 mista mista, argento con la staffetta 4x50 mista femminile e con la staffetta 4x50 stile libero mista, bronzo nei 50 rana individuali), a giugno Jasmine Nocentini sarà a Roma per partecipare al Trofeo Settecolli e cercare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi. Prima, dal 10 al 13 aprile, farà il suo debutto stagionale in vasca lunga alle Pro Swim Series a San Antonio.

“Non gareggio in vasca lunga da quattro anni”, spiega. “Non so bene cosa aspettarmi. Sarà un po’ un punto per sistemare la quantità di bracciate, la respirazione, la strategia di gara”. È iscritta nei 50 stile libero, nei 100 stile libero e nei 100 rana. “Riconosco di avere le capacità per poter andare alle Olimpiadi”, conclude.

Nella nazionale italiana per Parigi ci sono ancora posti nello stile libero, con la possibilità di far parte anche della staffetta 4x100 che torna dopo l’assenza a Tokyo 2021 con dichiarate ambizioni di finale, mentre sono entrambe occupate le caselle dei 100 rana individuali. Regolamento alla mano, hanno infatti già realizzato il tempo limite Benedetta Pilato (1’05’’80 ai Campionati italiani assoluti di novembre) e Lisa Angiolini (1'06’’00 ai Campionati italiani assoluti di marzo).  

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