Il Foglio sportivo
I magnifici sette con gli stessi sogni d'oro: la squadra Allianz per Parigi 2024
Il team olimpico per le prossime olimpiadi, per un'azienda che non si accontenta mai: "7 atleti, un solo traguardo" dice l'ad Giacomo Compora
I grandi capi di Allianz non si accontentano mai. Non bastava essere partner assicurativo globale dei Movimenti Olimpico e Paralimpico, ospitare in Torre Allianz la Fondazione Milano Cortina 2026, essere al fianco delle Fiamme Oro, dare il nome a stadi bellissimi disseminati in tutto il mondo (in Italia lo Stadium della Juve e il vecchio Palalido a Milano), essere legata a realtà importanti come il volley milanese e il basket di Tortona. No, non bastava. Allianz si è fatta anche un suo team olimpico per Parigi 2024. Non figurerà in nessun medagliere anche se i sette atleti scelti hanno grandi chance di tornare dai Giochi appesantiti dalle medaglie. “Abbiamo individuato i nostri nuovi ambassador: giovani campioni che sono già modelli di ispirazione per tanti fan e tanti atleti di ogni età, background e abilità. Sosterremo le loro ambizioni mentre si preparano a competere per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024”, spiega Giacomo Campora, Amministratore Delegato di Allianz, che assicura di salire a piedi dieci piani della Torre Isozaki per tenersi in forma. “L’investimento che abbiamo fatto per diventare partner del Cio è stato mostruoso”, confessa Campora. Ma una volta presa la decisione di scendere in campo, tanto valeva aggiungere qualcosa. E così ecco l’idea di formare un team di sette magnifici atleti per vivere con loro la preparazione olimpica e poi le gare. Il tutto verrà raccontato in una Docuserie realizzata dalla Rai e firmata da Katia Bernardi: sette episodi da 24’ ciascuno di “Sognando Parigi 2024: 7 atleti, un solo traguardo”.
E sette atleti sono stati scelti insieme alle Fiamme Oro e sono: Thomas Ceccon, Antonio Fantin, Giulia Ghiretti, Asiz Abbes Mouhiidine, Sofia Raffaeli, Giorgia Villa e Alice Volpi. Nuoto (Ceccon, Fantin, Ghiretti), boxe (Mouhidine), ginnastica ritmica (Raffaeli), ginnastica artistica (Villa) e scherma (Volpi) sono le discipline rappresentate in questo dream team. “Grazie a una piena condivisione dei valori fondamentali dello sport che ci accomunano, siamo entusiasti di affiancare questi atleti e i loro sogni per il 2024 – ha spiegato il direttore generale Maurizio Devescovi – La docuserie racconterà le storie di forza, impegno e resilienza di questi grandi atleti, a cui ogni appassionato di sport, potrà ispirarsi per essere più ottimista e fiducioso verso il futuro, comprendendo l’importanza del prepararsi al meglio per la vita”. Sono storie che raccontano sette atleti particolari, sette campioni che sono un esempio di dedizione e applicazione. Li hanno definiti “ragazzi eccellenti che rappresentano gli stessi valori di Allianz”. Non è un’esagerazione. Sono tutti ragazzi che hanno già vinto a livello internazionale, qualcuno come Ceccon, Fantini, Ghiretti e Alice Volpi hanno già a casa anche delle medaglie olimpiche, anche se a Thomas, già oro a Mondiali ed Europei, vorrebbe aggiungere all’argento e al bronzo olimpico già vinto, anche il metallo più prezioso. “La paura di sognare non esiste. Sognare in grande è difficile, ma io ho sempre fatto così e consiglio a tutti di farlo: sognate in grande. Non mi definisco ancora un campione perché voglio e devo vincere ancora tanto”, ha detto svelando che non rivedremo i baffi che lo hanno reso famoso. Aziz, con la sua faccia da bravo ragazzo e quegli occhialini dalla montatura dorata che lo fanno più professore che pugile, si è già qualificato per Parigi, la sua ultima tappa prima di passare al professionismo. Ha cominciato con le arti marziali, poi è passato ai guantoni. Papà gli raccontava di Ali e lui ora sogna di ripetere le imprese di Cammarelle e Russo. Tra i magnifici sette di Allianz ci sono anche due atleti paralimipici. Giulia Ghiretti era una promessa della ginnastica, ma un infortunio sul trampolino elastico, l’ha bruscamente obbligata a cambiare sport. Ha cominciato a nuotare e a vincere. Intanto si è laureata in ingegneria gestionale, ma dello sport non può fare a meno: “Nulla mi regala le emozioni che mi dà lo sport. Non riesco a farne a meno”. Antonio Fantin ha cominciato a nuotare per combattere la malattia. “Ma poi ho scoperto la bellezza del nuoto e dell’acqua che ti culla e ti trasporta in un viaggio. Il dovere è diventato un piacere ed è cominciato il sogno”. Sette storie per sette sogni. Le pillole video andranno in onda anche sui maxi schermi degli uffici Allianz. Serviranno da ispirazione raccontandoci che senza averla, nella vita (e non solo nello sport) non si può arrivare da nessuna parte.
la nota stonata #7