Che Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, sarebbe molto felice di poter azzannare alla giugulare i tre “club ribelli” che ancora insistono sul progetto della Superlega è arcinoto, e da ormai due anni sono di dominio semi pubblico le pressioni, non sempre limpidissime sotto il profilo formale e giurisdizionale, esercitate dalla Uefa per far retrocedere i “ribelli”. Purtroppo per la Juventus, l’unico club di cui Ceferin abbia a portata di zanne la giugulare è proprio il club di Torino. Ieri hanno tenuto banco articoli su indiscrezioni che raccontano un “ricatto” ai danni della società degli Agnelli-Elkann: poiché la Uefa dovrà giudicare (in giugno) anche le carte dell’inchiesta Prisma sulle plusvalenze, e la Juventus rischia una condanna pesante (esclusione dalle coppe), la strada per “ammorbidire” l’Uefa sarebbe presentarsi a Canossa sul tema Superlega. Non certo un atto di fairplay giuridico-sportivo, ma un vero atto d’imperio (o abuso di ruolo).
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