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La scheda

Paralimpiadi, tutti i numeri di Tokyo 2020

Francesco Gottardi

A quanto ammontano i premi degli atleti? Perché tutte queste medaglie? E cosa ci fanno Ucraina e Azerbaigian così in alto nel medagliere?

Le lacrime dorate di Bebe Vio, i trionfi del nuoto, la dedica dell'handbike al traguardo per Alex Zanardi. Sono i Giochi dell'inclusività e della tenacia: l'Italia ha bissato un nuovo record di medaglie e Tokyo 2020, anche nella versione per atleti d'élite con disabilità, sta arrivando alla conclusione. Domenica le ultime gare, poi la fiamma olimpica si riaccenderà fra tre anni a Parigi. La XVI edizione delle Paralimpiadi in numeri.

 

1960

L'anno in cui tutto ebbe inizio: su iniziativa del medico italiano Antonio Maglio vengono disputati i “Giochi internazionali per paraplegici”, a una settimana dal termine delle Olimpiadi di Roma. Solo nel 1984 il Cio approva il termine Paralimpiadi e decide di patrocinare l'evento, riconoscendo ufficialmente le edizioni precedenti – nel frattempo divenute sia estive che invernali.

 

539

Le medaglie d'oro messe in palio nella XVI edizione dei Giochi: ben 200 in più di quelle delle Olimpiadi un mese fa. Una differenza dovuta alla varietà degli sport paralimpici, ma ancora di più dalla divisione in classi delle singole competizioni – atleti con disabilità fisiche, visive e mentali – per ciascuna delle quali è previsto un podio a sé stante.

 

75mila euro

Il premio in denaro che il Comitato italiano paralimpico ha stanziato per i vincitori di un oro. 45mila per una medaglia d'argento, 25mila per un bronzo. Cifre ancora lontane dai medagliati alle Olimpiadi – 180mila, 90mila e 60mila euro, ha deciso il Coni –, che riflettono il gap economico e strutturale fra i due enti e fra i due main event.

 

113

Gli atleti della delegazione azzurra, partecipanti a 16 discipline differenti. Al penultimo giorno di Giochi hanno già conquistato 13 ori e 65 medaglie in totale: lo score di Tokyo è il migliore di sempre lontano dall'Italia – nell'edizione inaugurale, in casa, i podi furono 80.

 

494 per cento

L'exploit dell'Ucraina, confrontando le sue 94 medaglie di oggi con le 19 ottenute alle Olimpiadi di Tokyo – e 22 ori contro uno. È il caso di successo più evidente dei progetti di riabilitazione per disabili in ambito sportivo, che nel corso degli anni hanno reso Kiev una potenza paralimpica mondiale. Menzione d'onore anche per l'Azerbaigian, che chiude la top ten del medagliere: da zero a 12 ori in poche settimane. E qualche sport in più.

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