Rinviate o virtuali? Così il ciclismo delle gran fondo si adegua al virus

Luciana Rota

In Italia si parla di 125 mila granfondisti e oltre 100 eventi l’anno. Molti di questi hanno dato appuntamento al 2021, la Marcialonga Cycling Craft ci prova domani sui rulli

Hai voluto la bicicletta e allora pedala. Sembra un monito, invece è un piacere per molti appassionati. Soprattutto per quelli che non si accontentano di guardare il ciclismo (del passato) alla tv. Sono quelli che la bicicletta l’hanno voluta e non possono pedalare. Il popolo dei cicloamatori delle gran fondo, che ogni tanto esagera nel morale e imita un po’ troppo i professionisti, ma che sa cosa significa conquistare un passo, una salita, un traguardo. Sanno cosa vuole dire caldo e freddo (troppo caldo, troppo freddo) e come dice Mario Cipollini sono anche loro ciclisti che pensano sempre positivo: “Se fa freddo sanno quanto ‘godranno’ nella doccia calda dopo…”. Sono quelli che vivono per la bicicletta e puntano alla loro gran fondo, una o più all’anno, rincorrendola e perseguendo il traguardo anzi la partenza come obiettivi olimpici. Che al tempo del Covid19 sono andati a farsi benedire. Come tante altre cose.

 

Quanti sono? In Italia si parla di 125 mila granfondisti (fonte GM Sport) e oltre 100 eventi l’anno (provengono da un popolo di due milioni di praticanti censiti dall’Istat), tutta gente che suda per allenarsi e pure per iscriversi alle gare: le più belle, le più gettonate, spesso hanno un numero chiuso come la Maratona dles Dolomites che più di novemila non ne può ospitare. Sono quelli che sudano anche sui rulli, di questi tempi per mantenere l’allenamento e per cercare di farsi trovare pronti per la prossima occasione.

 

In molte hanno deciso di saltare un anno. La 24esima edizione della Granfondo Felice Gimondi doveva corrersi il 10 maggio, l’hanno posticipata a maggio 2021. La data è ancora da decidere, intanto hanno scelto (il 12 marzo scorso) di raccogliere fondi per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in prima fila nella gestione dell’emergenza coronavirus.

 

Anche per la Nove Colli, la regina delle gran fondo italiane (14mila gli iscritti), che si snoda su e giù sui colli pirateschi di Pantani, quella di Cesenatico, l’edizione 2020, e sarebbe stata la 50ma, è saltata. Stesso destino per la Maratona dles Dolomites: si correrà il 4 luglio 2021. La festa fra i monti per quest’anno salta. Per l’edizione numero 34, toccherà aspettare. E sperare. Perché la manifestazione tra i monti pallidi è una di quelle gran fondo che almeno una volta nella vita devi farla, ma prima riuscire ad iscriverti: i posti sono novemila, le richieste più di trentaduemila.

 

D’altra parte c’è poco da fare al tempo del Covid-19. C’è da pregare che tutto possa ripartire. E nel frattempo mettere la bici sui rulli e pedalare, almeno quello sì che si può fare alla faccia dei droni e dei controlli. Se si alza lo sguardo quando si va a fare la spesa, non è difficile scovare sui balconi qualcuno che pedala. Certo si tengono in forma per un traguardo che ancora non c’è. Ma comunque pedalano.

 

Per questi e per molti altri sognatori che i rulli non li hanno ancora la Marcialonga Cycling Craft (arrivata alla 14esima edizione) ha pensato invece a un evento virtuale.

 

Spiegano gli organizzatori dalla Val di Fiemme e Fassa: “L’appuntamento è fissato per venerdì primo maggio 2020. Sui rulli non sull’asfalto! Perfetti quelli smart, quelli dotati di calcolatori di potenza, cadenza e velocità e collegabili a computer, tablet o smartphone. Così, attraverso la modalità wireless Bluetooth o ANT+ si potrà aumentare il grado di esperienza reale con adattamento dinamico delle pendenze. Ma non ci sono preclusioni neanche per chi, invece, ha a disposizione solo un rullo classico o uno spinbike, con o senza l’ausilio dei sensori. Il tracciato nella prima parte fino a Moena è in leggero falsopiano, poi da lì il dislivello si fa molto più significativo, un percorso già collaudato anche col Giro d’Italia in entrambi i sensi…”.

 

Va fatta l’iscrizione, il pettorale è digitale, il pacco gara arriva per posta. I venti chilometri della Virtual Marcialonga Cycling Craft, che parte dal centro di Predazzo e arriva su al Passo San Pellegrino, invece, almeno sulle gambe, saranno reali. Anche per l’olimpionico del fondo Cristian Zorzi e Manfred Moelgg, campione di sci alpino, che hanno accettato la sfida sui pedali.

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