foto LaPresse

Regine una notte sola. Quando il calcio regala soltanto una gioia europea

Francesco Caremani

In queste settimane di campionati e coppe rinviate c'è il tempo per riscoprire imprese sportive dimenticate. Dalla Coppa delle Coppe alla Champions League quando il pallone supera l'immaginazione

Le coppe europee, meglio di altre manifestazioni calcistiche, hanno saputo registrare l’evoluzione del football continentale. Dalla Coppa delle Fiere, poi diventata Uefa e oggi Europa League, alla Coppa dei Campioni, trasformatasi in Champions, alla Coppa delle Coppe che ha vissuto la sua ultima edizione nel 1999.

 

In queste settimane di calcio non giocato, andando a rovistare negli albi d’oro di queste competizioni abbiamo scoperto che ci sono stati club (considerando solamente quelli stranieri) che si sono seduti sullo scranno più alto una volta sola nella loro storia, vincendo una delle tre coppe. Club che oggi non appartengono più al gotha del calcio europeo, altri che hanno risalito la china dopo decenni di anonimato, espressioni di movimenti calcistici ben definiti, quando parlare di calcio portoghese o ungherese aveva un preciso significato e, almeno fino agli anni Ottanta, erano rappresentati da formazioni senza giocatori stranieri, o quasi. Cinque decadi di football, cinque decadi di evoluzione di uno sport che, nonostante tutto, tra ansie e timori più grandi, continua ad abitare i nostri sogni e i nostri ricordi, almeno fino a quando riprenderemo a seguire il calcio giocato.

 

GLI ANNI SESSANTA

 

 

GLI ANNI SETTANTA

 

 

GLI ANNI OTTANTA

 

 

GLI ANNI NOVANTA

 

 

GLI ANNI DUEMILA

 

Di più su questi argomenti: