Due minuti di sport da guardare a casa

In questo momento in cui lo sport è meglio non praticarlo all'aperto, ascoltare lo sport raccontato da Mauro Berruto può essere un buon metodo per "tenersi in allenamento" 

Pochi minuti possono essere sufficienti per raccontare una grande storia sportiva. E soprattutto in questo momento in cui lo sport è meglio non praticarlo all'aperto e le nostre case sono vissute come mai lo sono state in questi anni, ascoltare lo sport può essere un buon metodo per "tenersi in allenamento", per trovare l'ispirazione per muoversi quando l'emergenza coronavirus sarà finita. È da quando il Foglio sportivo è nato che Mauro Berruto racconta lo sport attraverso i libri. Lo fa nella rubrica “Storie di storie” ogni quindici giorni nel nostro supplemento sportivo, e adesso ha iniziato a farlo sui social, con dei video che il Foglio online rilancerà quotidianamente.

 

 

 

 

 

Storia n.19: Un omaggio al rugby e al suo coraggio. Senza contatto, semplicemente, non siamo.

 

 

Storia n.18: Stamáta Revíthi e due riflessioni: 1) stamata (σταμάτα) in greco moderno significa “fermati!" 2) docenti che seguite: insegnate storia, diritti civili, geografia, letteratura, scienza (anche) attraverso lo sport!

 

 

Storia n.17: Carlo Airoldi, i Giochi Olimpici negati.

 

 

Storia n.16: Il vero capolavoro di Jury Chechi, Atene 2004. L'irragiungibile magnitudine dei capolavori imperfetti.

 

 

Storia n.15: Il primo capolavoro di Jury Chechi: Atlanta 1996, la perfezione. Siate felici se i vostri avversari sono difficili da battere.

 

 

Storia n. 14: Il Giro d'Italia, Dino Buzzati e la descrizione di un uomo felice

 

 

Storia n. 13: La storia di oggi è Gianni Mura che non sarà neppure possibile salutare di persona. Chi lo ha amato lo faccia qui: non con nostre, ma con sue parole, brindando a lui con il miglior vino che avete in casa. Gli sarebbe piaciuto e noi gli dobbiamo questo lungo, virtuale, addio.

 

 

Storia n. 12: Eric Moussambani, a mollo nella forza di volontà

 

  

Storia n.11: Hemingway, Santiago, Joe DiMaggio e la “Grace under pressure” e in questo caso bisogna farsi in 3!

  

   

Storia n.10: Alain Mimoun e un abbraccio che tornerà a scaldare come il sole anche noi, presto.

 

 

Storia n.9: Dana & Emil, amore e resilienza

 

 

Storia n.8: Derek & Jim Redmond, la pietas di Enea e il cinismo di Boris Johnson. Il prendersi cura degli altri non può corrispondere alla legge del più forte.

  

 

Storia n. 7: Muhammad Ali, Il più grande di tutti. Una sua poesia di due parole e lo sforzo individuale messo a disposizione di un’identità collettiva. Me-We, Italians

 

 

Storia n. 6: di maratone e di traguardi che, ad ogni costo, si raggiungono. Gabriela Andersen-Schiess e la forza di volontà

  

   

Storia n. 5: di maratone e di traguardi che, presto o tardi, si tagliano. Shizo Kanakuri ed Eugenio Montale

  

 

Storia n. 4: La fiamma olimpica e Diagora di Rodi, storie di rinascita

  

Storia n. 3: Kareem Abdul-Jabbar & Coach Wooden: “tese-e-comode”, ovvero della bellezza del prendersi cura dei dettagli

dal libro "Coach Wooden and me. 50 anni di amicizia dentro e fuori dal campo"

  

  

Storia n. 2: Pietro Mennea e Carlo Vittori, andare oltre l’immaginabile

  

  

Storia n. 1: Niccolò Campriani, “Ricordati di dimenticare la paura”

dal libro: "Ricordati di dimenticare la paura. Cosa fa di un atleta un uomo felice"

   

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