L'amor tempestoso di Borriello e l'indigesta Udinese per il Milan. La domenica nel pallone

Leo Lombardi

Da Sassuolo-Juventus a Genoa-Lazio, passando per la prima volta in A del derby campano tra Benevento e Napoli. Quello che forse non sapete sulla 4a giornata del campionato italiano

SASSUOLO-JUVENTUS

(ore 12.30, arbitro Massa di Imperia)

 

La Champions League ha fatto scoprire distanze inaspettate tra la Juventus e l'Europa. Parliamo di chi è arrivato in finale contro il Real Madrid, eppure l'altra sera – a Barcellona – sembrava fossero trascorsi anni e non mesi da quella sera, soprattutto per la personalità in campo. Come se Messi fosse più libero dopo l'addio di Neymar e la difesa bianconera ancora slegata in assenza di Bonucci. Controprova con il Sassuolo, meno scintillante con Bucchi in panchina, ma sempre pericoloso.

MILAN-UDINESE

(ore 15, arbitro Guida di Torre Annunziata)

 

La disfatta contro la Lazio ha posto fine alla difesa a quattro, l'ampia vittoria in Europa League a Vienna ha evidenziato i benefici della linea a tre, immaginata fin dal giorno dell'ingaggio di Bonucci. Occhio a non farsi fuorviare, però. L'Austria Vienna farebbe fatica in serie A e l'Udinese è sempre stata avversaria poco digerita dai rossoneri.

NAPOLI-BENEVENTO

(ore 15, arbitro Irrati di Pistoia)

 

Prima volta in serie A per questo derby campano. Il Benevento va a caccia del primo storico punto, ancora provato dalla beffa patita in casa dal Torino. Il Napoli, come la Juventus, si presenta ridimensionato dopo la Champions. Meglio: riportato alla realtà. Finora la squadra di Sarri aveva fatto il pieno di elogi per il bel gioco unito ai risultati, la sconfitta con lo Shakhtar ha spazzato la poesia in favore della prosa.

SPAL-CAGLIARI

(ore 15, arbitro Abbattista di Molfetta)

 

Si erano tanti amati, Borriello e il Cagliari. Quasi record di reti per l'attaccante (16) e promesse di amore eterno. Poi la crisi, inaspettata, a fine agosto, con tanto di accuse reciproche e stracci che volavano, come richiede ogni divorzio tempestoso. Il centravanti è passato alla Spal e sfida gli amici di una volta.

TORINO-SAMPDORIA

(ore 15, arbitro Tagliavento di Terni)

 

A Benevento si è visto un Torino in versione pragmatica come non avveniva da tempo. Mihajlovic sta provando a dare più concretezza ai suoi, senza per questo perdere in verve agonistica. Molti sostengono che il 4-2-3-1 tolga serenità a Belotti, però 7 punti dopo tre giornate sono una bella sensazione. Primo esame contro la Sampdoria, sempre solida e dove c'è Zapata, obiettivo mancato in estate del mercato granata.

CHIEVO-ATALANTA

(ore 18, arbitro Mariani di Aprilia)

 

Se c'è un tecnico in Italia capace di ottenere il massimo da una squadra, questo è Gasperini: dategli un ambiente in cui lavorare secondo i suoi tempi e sarete presidenti felici. Basti vedere cosa è stata l'Atalanta di Europa League. Più inglese di una inglese, ha travolto 3-0 l'Everton con le sue stesse armi: ritmo e aggressività. Il calendario propone il Chievo, per Gasperini sarà una bella partita a scacchi con Maran, un altro che ama da matti la tattica.

GENOA-LAZIO

(ore 20.45, arbitro Orsato di Schio)

 

I quattro gol al Milan e il successo in Europa League con il Vitesse: la Lazio si conferma squadra solida per ogni situazione. Inzaghi è stato ironico dopo la larga vittoria sui rossoneri (“Ora si accorgeranno di noi”), meglio non sottovalutare lui e la squadra nei giorni che verranno. Al Genoa restano sempre distratti dalle vicende societarie, ogni momento sembra quello buono per l'addio di Preziosi. E sul campo si fatica.

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