La mucca Ercolina 2 a Sanremo durante la protesta dei trattori (Ansa)

Perché Saverio è a Sanremo

A Sanremo, Festival della protesta italiana, manca solo Ultima generazione

Saverio Raimondo

Allerta meteo, ma moderata, qui dove pascola la mucca Ercolina 2 e il cambiamento climatico sarà il super ospite della serata finale. Tra topi e gabbiani arcigni

È allerta meteo su Sanremo. Già la Liguria non è il posto idrogeologicamente migliore dove trovarsi quando piove, figuriamoci Sanremo nei giorni del Festival – con le greggi di persone che vagano in cerca di vip, le vie chiuse con le transenne, i metal detector in mezzo alle strade. Per la precisione, gli avvisi sulla app del meteo sono due: “Allerta vento grave” e “Allerta pioggia grave” con “minaccia significativa per la vita e la proprietà” (cit.); quest’ultimo avviso però nel corso delle ore diventa “Allerta temporale moderato” e infine “Allerta pioggia moderata”, ma comunque “con possibile minaccia per la vita e la proprietà” (aricit.). Viviamo in tempi in cui tutto ci allerta, persino la moderazione.

 

Ma qual è il reale stato del meteo in queste ore a Sanremo? Ha iniziato a piovere (due gocce, ma abbastanza da creare il fuggi-fuggi dalla bella festa in terrazza della rivista Rolling Stone) già giovedì notte, mentre era ancora in corso la diretta della terza serata del Festival; e la giornata di venerdì è sin da subito grigia e umida, le nubi basse, e dal primo pomeriggio attacca una pioggia battente e incessante. Sulla nave Costa al largo di Sanremo si balla, e non solo per effetto di Gigi D’Agostino. Un uragano si abbatterà sull’Ariston? I cambiamenti climatici saranno super ospiti della serata finale della 47esima edizione del Festival di Sanremo?

 
In effetti perché non ci sono gli attivisti di Ultima generazione a imbrattare la facciata dell’Ariston con della vernice lavabile o della zuppa, oppure a sdraiarsi sulla scalinata impedendo la circolazione ai cantanti come agli automobilisti sul Gra? Mancano solo loro. Sì perché per il resto qui a Sanremo si sono dati appuntamento proprio tutti.

 

Ovviamente i sosia, che come ogni anno si ritrovano in occasione del Festival per sfilare davanti all’Ariston capitanati da Gigi Nardini, storico sosia di Luciano Pavarotti; quest’anno con lui anche il sosia di Papa Francesco – a dire il vero più magro di Bergoglio, ma con un abito bianco quale anziano non somiglierebbe almeno un po’ al Papa? Il sosia di Jannik Sinner invece è proprio identico all’originale: non c’è. Poi ci sono i brand, ovunque: ogni cosa è brandizzata, sponsorizzata, offerta da; con tutti gli open bar disseminati in città, se si è un addetto ai lavori provvisto dei giusti pass è possibile mangiare (focaccine) e bere (drink) gratis per una settimana – lo dico con cognizione di causa, cioè con il bruciore di stomaco. Poi ci sono gli agricoltori, che dopo tanti annunci sono finalmente giunti a Sanremo alla guida di una ventina di trattori con i quali hanno stazionato mezza giornata chi sulla passeggiata Trento-Trieste vista mare, chi al mercato dei fiori.

   

Con loro anche la mucca Ercolina 2, che giovedì ha pascolato sul green carpet e se l’è mangiato. A sostegno della protesta agricola, in arrivo in queste ore dal Piemonte persino Ornella Muti e la figlia Naike per distribuire arance calabresi – o lanciarle, se non sarà consentito loro di arrivare fin davanti all’Ariston. Ma non solo umanità circense e vagamente insurrezionale: “La Polizia di stato è presente a Sanremo 2024 con un villaggio dedicato alla sicurezza” (tratto da una mail giunta dall’ufficio stampa Rai in questi giorni). Poi ci sono i gabbiani, tanti e arcigni, giunti qui probabilmente da Roma con il treno Rai. E i topi: non avevo mai visto i topi a Sanremo, quest’anno sì, zona porto. Pare avessero presentato un pezzo anche loro, sono stati scartati da Amadeus, ci riproveranno l’anno prossimo.