La star di TikTok, e non solo, Bella Poarch (Ansa)  

Bucare tiktok

Come si diventa una star nel mondo reale? Un gioco di algoritmi, faccine e ironia

Valeria Montebello

Bella Poarch è diventata famosa sui social, ma è riuscita ad andare oltre. Come? Invece di essere stata scelta dal dirigente di un’etichetta, sono stati milioni di ragazzi che l’hanno trovata attraente consegnandole il successo. Non ha storia, età, contesto, ma è quella giusta

Molti TikToker nascono, crescono e invecchiano su TikTok senza mai uscirne. È lì che hanno i loro follower, le loro cotte, le loro views e i loro guadagni. Altri riescono a uscire da TikTok e a entrare nel mondo, soprattutto nel mondo della musica. Oggi una canzone che diventa la base di un balletto virale sui social può voler dire milioni di ascolti e contratti con l’etichetta discografica di Drake. Una canzone nata come meme può diventare più popolare di una hit studiata nei minimi dettagli da venti professionisti del settore chiusi in un casolare di lusso in Toscana. 

 

Basta che sia ballabile e semplice, dicono i maligni. Ma su TikTok tutto è ballabile e semplice. Quando TikTok è stato lanciato sembrava un talent show ma le star qui non sono musicisti, attori, coreografi o ginnaste, sono i ragazzi popolari del liceo, persone carine che si filmano mentre sono carine. Bella Poarch è la star di TikTok che è riuscita a uscire da TikTok e a diventare star e basta. Ha rotto l’algoritmo facendo una cosa semplice e difficilissima insieme: muovendo la testa a ritmo di una canzone molto fitta, piena di suoni strani come il clacson, e cambiando la sua espressione a ogni suono. Sono bastati pochi secondi di head-bobbing e sincronizzazione labiale su un ritmo elettronico ripetitivo. Funziona come l’ipnosi. Non puoi smettere di guardarla, potresti spingere play dieci volte consecutive un po’ per ammirarla un po’ per capire un po’ per starci male. Bella poi è anche bella con il naso rosso e le lentiggini, le sue espressioni facciali carine e ispirate al kawaii.

 

La sua prima canzone è stata un successo. Si chiama “Build a Bitch” e nel video immagina una distopia in cui gli uomini possono ordinare una ragazza fatta su misura. Critica lo stesso sistema che l’ha creata, quello che premia le ragazze magre con occhi da bambola che fanno l’ahegao. Se internet potesse “build a bitch”, sarebbe proprio uguale a Bella. È brava. Bella. E anche ironica, la dote che nel 2021 non può mancare se vuoi essere qualcuno. Invece di essere stata scelta dal dirigente di un’etichetta, sono stati milioni di ragazzi che l’hanno trovata attraente su TikTok ad averle consegnato il successo. Ragazzi ma anche adulti. Ormai TikTok è un social per boomer annoiati che scrollano il feed con l’espressione di chi capisce che sta facendo una cosa ridicola ma la fa lo stesso. Ed è anche per questo che alcuni talenti escono da TikTok ed entrano nel mondo, perché ci sono gli adulti che li guardano con quell’espressione scema e poi li scelgono. A differenza di YouTube, dove i creator hanno combattuto anni per ottenere il riconoscimento e diventate intrattenitori mainstream, le agenzie hanno sequestrato Charli D’Amelio, Bella e gli altri pochi mesi dopo essere diventati dei TikToker con un seguito. 

 

È la vittoria del populismo? Dell’idea che le persone comuni, piuttosto che talent scout professionisti, possano scegliere chi diventerà la prossima Billie Eilish? O è colpa dell’algoritmo? La cultura pop è sempre più determinata dagli algoritmi, non è una novità, ma nessun algoritmo di piattaforma è più potente di quello di TikTok. Non più e non solo la critica, o il pubblico, ora anche l’algoritmo – che nessuno capisce – può creare un’artista? Questo significa anche che ciò che guardiamo è il minimo comune denominatore di ciò che la maggioranza vuole vedere e sentire: di solito cose magre, belle, bianche, ricche, semplici e orecchiabili. 

 

Certo, TikTok influenza ciò che ascoltiamo, i nuovi talenti proposti, ma anche musicisti che cercano di adeguarsi al “sound TikTok” invece di inventare qualcosa di nuovo. Ma queste spiegazioni non bastano. Come mai una canzone lanciata su TikTok da un’artista diventa virale e un’altra, molto simile nel motivo e nei contenuti, solo cantata da un avatar diverso, no? Perché invece di Bella non è diventata una hit la canzone di Bebe Rexha? Rexha è una cantante, anche lei ha un seguito su TikTok – circa 6 milioni di follower – e il suo nuovo album è influenzato dallo stesso tipo di estetica di Poarch. Sfortunatamente per Rexha è stato un flop. 

 

Rexha è una musicista professionista da un decennio, ha una storia, un cv, un percorso. Quelli di Bella sono video di una ragazza in una casa qualsiasi che canta imbronciata davanti a una webcam. Non ha storia, età, contesto, ma è quella giusta. Le persone sono attratte da lei ma non sanno perché. Forse il motivo sta proprio qui. Non era da nessuna parte e poi improvvisamente, come per magia, è ovunque. 

Di più su questi argomenti: