Joachim Beuckelaer - Una scena di cucina, 1574 (Wikimedia Commons) 

fondamentalisti riluttanti

Sulla pasta alla puttanesca la guerra c'è davvero, e non è quella che credete

Nicola Contarini

Nigella Lawson, la cuoca social che ha cambiato il nome alla sua ricetta dei controversi spaghetti, nega. Ma il fatto è verificabile, quindi in gioco ci sono le motivazioni del gesto: perché dire "non è vero"?

La vicenda di Nigella Lawson è l’ultima ad aver scaldato gli animi dei sapienti debunker a caccia di notizie presunte false sui social a tema cancel culture, diffuse dai giornali con lo scopo di suscitare indignazione nei benpensanti. Ma siccome “la cancel culture non esiste”, bisogna disinnescare chi grida al lupo per il linguaggio che si vorrebbe inclusivo e invece sarebbe censorio. 

Nigella Lawson è una cuoca, perdonateci se non siamo andati a cercare il corrispettivo neutro di “chef”, non è per pigrizia ma per amore della parola cuoca, una cuoca dicevamo molto attiva online che avrebbe di recente cambiato il nome alla sua ricetta per la pasta alla puttanesca: non più slut’s spaghetti, ma slattern’s spaghetti, spaghetti alla sciattona. Dopodiché ha ritwittato l’articolo del Corriere della Sera intitolato “Nigella Lawson: ‘Non li chiamo più spaghetti alla puttanesca’”, commentando così: “Non è vero”. 

 

Ora, visti i tempi che corrono, per cui o si articola una tesi di laurea per spiegare pressoché qualsiasi cosa (e seppellirla sotto il rimuginio argomentativo), o si viene tacciati di superficialità e di travisare malignamente l’accaduto per creare il panico, procediamo così: l’atomismo logico, o empirismo logico, o neoempirismo, è una corrente filosofica di inizio Novecento che, in tempi di deliri metafisici sulla Verità dell’Essere, si proponeva di fare luce sulla correttezza degli enunciati. Per il neoempirismo, un enunciato, es. “la neve è bianca”, è vero se e solo se, andando a controllare, si vede che la neve è bianca. Dunque, si controlli l’unica fonte in questo caso affidabile per non sbagliare: il sito di Nigella Lawson. Qui scopriamo che sì, ha cambiato il nome nel modo sopra descritto. E dunque il titolo del Corriere è un enunciato vero. E fin qui.

 

Ma il neoempirismo è una filosofia brutale, arida, che non ci aiuta a capire nel profondo: cosa avrà voluto dire con quel “non è vero”? Forse Lawson ha inteso: non parlo italiano e non lo fanno i miei clienti-utenti, quindi non solo non ho cambiato “puttanesca”, ma non ho mai usato in passato quella parola. No, non è così. È lei a spiegare sempre su Twitter, a chi le fa notare il cambio di nome sul sito: “Sì, ma è un cambio alla mia traduzione forzata in inglese; non ho detto che bisognerebbe cambiare il nome italiano tradizionale”. 

Ma questo è debunking servito su un piatto d’argento! Infatti in tanti hanno commentato grati che l’ennesimo tentativo di creare il panico da parte di un sistema di informazione conservatore e approssimativo sia fallito. Eppure. Di tutte le traduzioni, proprio questa ha attirato l’attenzione per essere cambiata. Insomma, non è proprio come cambiare la propria carbonara da coal miner spaghetti a secret patriotic conspirator spaghetti

A chi userà questo episodio per ripetere che non c’è nessuna guerra culturale, che l’isteria provocata da questi titoloni è ingiustificata, che non c’è nessuna ortopedia linguistica in nome del politicamente corretto, diremo: invece è proprio una guerra, in un senso molto più letterale di quanto si pensi. Lo spiega l’ormai caduto in disgrazia Alessandro Barbero, storico e divulgatore: da una sua conferenza su Waterloo si impara che, nelle battaglie napoleoniche, il rapporto tra colpi di moschetto esplosi e quelli effettivamente andati a segno contro un nemico è di 459 a uno. Un proiettile su 459 colpiva un bersaglio. E non solo ai tempi di Napoleone, vale per tutte le guerre con armi da fuoco. 

E la spiegazione più accreditata è una sola, il fattore psicologico: i soldati sparano in aria, possibilmente a occhi chiusi. Come potrebbe essere altrimenti? Così, per ogni alfiere del linguaggio inclusivo, c'è sotto un plotone di soldati semplici che magari non ha ben chiaro per cosa stia combattendo, e magari preferirebbe non trovarsi nemmeno al fronte. Nigella Lawson è una cuoca, i cuochi riscaldano i cuori, non li freddano. Un cuoco con il moschetto sparerà in aria, e il sarto dall’altra parte della trincea gliene sarà grato, e sparerà in aria anche lui. Così il nome alla puttanesca lo devi cambiare, perché ti hanno portata in prima linea e non puoi opporti. Ma messa davanti al tuo gesto, non rivendicherai la tua scelta, perché di fatto non ne avevi.