Droni dappertutto Obama colpisce in Yemen l’aspirante erede di Bin Laden Martedì è arrivato l’ultimo numero in formato pdf della rivista in lingua inglese Inspire, edita su Internet dal gruppo terrorista al Qaida nella penisola arabica. Copertina dorata con foto della stazione centrale di New York e fascia che annuncia un editoriale dello sceicco Anwar al Awlaki sulla necessità “di colpire le popolazioni dei paesi che sono in guerra con l’islam”. Ieri la parte più importante della redazione di Inspire, Awlaki stesso e il suo caporedattore Samir Khan, è stata incenerita da un missile mentre era in macchina vicino ad al Jawf, nello Yemen. 03 OTT 2011
Fine del proibizionismo Dialogo tra una femminista furiosa e una spettatrice di buon senso. “Boicottate la serie tv ‘The Playboy Club’” intima Gloria Steinem, che nel 1963 grazie alle conigliette di Playboy ebbe il suo primo quarto d’ora di celebrità. Dopo una ricerca sul campo condotta in pagliaccetto con batuffolo sul fondoschiena, pubblicò su Show Magazine un articolo intitolato “I Was a Playboy Bunny”. “Sto già boicottando tante di quelle serie tv che non ho proprio il tempo di boicottarne altre” risponde Nora Ephron su Newsweek. Mariarosa Mancuso 03 OTT 2011
Controrivoluzione in Libia Tutti cantano vittoria, ma la guerra in Libia continua e gli ex governativi combattono ancora, un mese dopo la caduta di Tripoli, pure se Gheddafi si fa vivo soltanto con messaggi audio registrati. La Nato ha esteso per altri tre mesi la missione che ha fatto crollare il regime del colonnello. Sul terreno i ribelli, che hanno conquistato la capitale e quasi tutta la costa, faticano ad allontanare i “controrivoluzionari”, dati sbrigativamente per spacciati, dalle loro ultime roccaforti. Fausto Biloslavo 02 OTT 2011
Il cervello di Clarence Stasera sarà ancora lì. A cantare. A portare la croce. E a prendere applausi. Era lì anche quattro giorni fa. Dopo cinque minuti chiudeva la pratica dell’ostico Cesena, un pallonetto calciato di destro dal vertice sinistro dell’area che scende pelo per pelo tra secondo palo e traversa: un uno a zero molto striminzito ma quanto basta per tempi difficili. 28 SET 2011
Leggi tutti gli interventi Bagnasco oltre Berlusconi Il de profundis dell’era ruiniana nella quale i vescovi dettavano la linea rimanendo un passo indietro ai partiti sembra essere arrivato con la prolusione dell’altro ieri del cardinale Angelo Bagnasco in apertura del Consiglio permanente della Cei. La nuova strada è aperta. Il futuro prevede un soggetto politico che raccolga il meglio dell’Udc, degli ex Popolari confluiti nel Pd e del Pdl. “Da Formigoni a Fioroni”, è la battuta, provocatoria ma nemmeno troppo, che circola tra gli organizzatori del convegno di Todi del prossimo 17 ottobre. Leggi gli interventi di Ritanna Armeni - Luigi Amicone - Ruggero Guarini - Sandro Bondi - Leggi I vescovi e le bisbocce di Giuliano Ferrara Paolo Rodari 28 SET 2011
I Girls sono dei maschi, il 2011 è l’anno del retro e “Vomit” è una romantica canzone d’amore "Vomit” – così, senza giri di parole: vomito e sappiate che si tratta di una romantica canzone d’amore – è il singolo di traino del secondo album dei Girls, e ricorda i primi Radiohead. Stefano Pistolini 27 SET 2011
Il vento di riforma tedesco Mancano poco più di due settimane al discorso del Papa davanti al Bundestag di Berlino (dal 22 al 25 settembre Benedetto XVI sarà per la terza volta nella sua terra natale) e già il dibattito nella chiesa cattolica si è fatto acceso. Pochi giorni fa è stato direttamente il capo dei vescovi tedeschi e arcivescovo di Friburgo, monsignor Robert Zollitsch (73 anni, membro dell’Istituto di sacerdoti diocesani di Schönstatt, dal 12 febbraio 2008 guida dell’episcopato tedesco al posto del cardinale Karl Lehmann), a soprendere tutti. Paolo Rodari 09 SET 2011
Tettamanzi va, il suo sottotono resta Con un pontificale di “semplice ma importante saluto e ringraziamento” con maxischermo in Piazza Duomo, il cardinale Dionigi Tettamanzi ha salutato ieri la sua amata diocesi di Milano. Arrivò nel 2002, nel mezzo dei trambusti post giottini e delle guerre di civiltà, scegliendo per sé il linguaggio afono e un po’ malmostoso del moralismo sociale e del pietismo ecclesiale; se ne va ora dicendo che “gli anni della cosiddetta Tangentopoli pare che qui non abbiano insegnato nulla”. Leggi Il vento di riforma tedesco. Ratzinger va in Germania e trova una chiesa in odore di scisma di Paolo Rodari Redazione 09 SET 2011