Il vero fenomeno Era una maglietta con il numero 4 bianco della Umbro incollato dietro la schiena, con nove bande verticali nere, nove bande verticali azzurre, una stella gialla cucita sopra una lunga P dentro la cui pancia erano contenute le lettere “irelli”, con un corsivo che appena s’intravedeva, nascosto sotto l’azzurro della maglietta, sotto il nero della casacca. 06 MAG 2010
LCdM adesso stia alla larga dalla tossica nebulosa centrista Adesso che Luca Cordero di Montezemolo non è più presidente del gruppo Fiat, inizia per lui un nuovo curriculum di industriale, dopo quello di Caronte, cioè di traghettatore, che ha svolto due compiti. Innanzitutto quello di portare la Fiat dalla perdita all’utile e dalla visione provinciale politicizzata e assistita a una dimensione internazionale, fondata sulla capacità di correre con le proprie gambe. Poi quello di condurre il giovane John Elkann al ponte di comando, con un’ascesa basata sul suo merito e sul successo della squadra. Francesco Forte 20 APR 2010
Bersani rilancia la bozza Orlando per sfidare i dipietristi del Pd Le cinque proposte per riformare il sistema giudiziario presentate la scorsa settimana su questo giornale da Andrea Orlando (responsabile del settore per il Partito democratico) hanno aperto un dibattito interessante all’interno dell’opposizione e anche nella maggioranza. E la richiesta di un patto per la Giustizia formulata in questa pagina dall’onorevole Michele Vietti (Udc) arriva in un momento politicamente molto significativo. 16 APR 2010
Parla Bruti Liberati Magistrato progressista si pronuncia contro una giustizia dipietrificata Dice al Foglio Edmondo Bruti Liberati, ex presidente dell’Anm e personalità di peso nella corrente di sinistra Magistratura democratica, che “inserire la riforma della giustizia nel calderone delle riforme istituzionali significa non farla”, e quasi sillabando aggiunge: “Prendo atto e apprezzo che nella proposta del responsabile di settore del Pd (Andrea Orlando, Foglio di venerdì scorso ndr) si sia esclusa – come posizione del partito – ogni modifica all’assetto costituzionale della magistratura”. Sembra poco e invece significa molto la professione di un pragmatismo “laico” e la linea di demarcazione rispetto alle tensioni/tentazioni ideologiche. Leggi Ecco le cinque proposte del Pd per riformare la giustizia con la maggioranza Redazione 14 APR 2010
Riformare con la maggioranza Chi è il garantista del Pd che con 5 idee ha messo in subbuglio l’opposizione Fino a un paio di mesi fa, l’immagine più evocativa della figura di Andrea Orlando, il quarantenne spezzino responsabile della Giustizia del Pd, era indissolubilmente legata a una ricorrente e paterna torsione del braccio di Luciano Violante: capitava spesso infatti a Montecitorio di vedere l’ex presidente della Camera, nume del dossier riforme, cingere le spalle di quello che a tutti gli effetti pareva un allievo e passeggiare così avanti e indietro lungo il Transatlantico. Leggi Le cinque proposte per una riforma della giustizia Redazione 12 APR 2010
Chiese e sette del neodarwinismo Nei quattromila metri quadrati di barocco lombardo dove sorge l’Università San Raffaele Vita-Salute si è formata buona parte della chiesa neodarwinista. Dalla scuola di don Verzé, sacerdote e imprenditore della sanità privata, provengono i principali custodi del darwinismo, come il fisico Enrico Bellone, fustigatore dell’arretratezza scientifica italiana (leggi “oscurantismo cattolico”), il biologo Edoardo Boncinelli, il genetista Luigi Luca Cavalli-Sforza e il teo-evoluzionista Vito Mancuso. La chiesa darwiniana è da giorni in fibrillazione per l’uscita del saggio di Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor, “Gli errori di Darwin” (Feltrinelli). Il bersaglio inquisitorio di questa ideologia neodarwinista ha un profilo accademico puro e prestigioso. Leggi Processo a Darwin 08 APR 2010
Nostalgia del baùscia E' dura essere milanesi. Il resto dell’Italia ci ha sempre guardati con un po’ di sospetto, probabilmente a causa della concentrazione di ricchezza nella capitale lombarda. Andrea Ballarini 29 MAR 2010
Come cambiano i profili dei più ricercati dall'Fbi Fuggitivi d'America E’ la lista nera più famosa del mondo, quella dei dieci ricercati più pericolosi stilata dall’Fbi, l’ufficio investigativo della polizia federale statunitense. Era il 14 marzo 1950 quando vide la luce il programma dei Ten Most Wanted Fugitives. La celeberrima lista fu inventata da un personaggio altrettanto mitico: John Edgar Hoover, storico capo dell’Fbi di cui fu direttore dal 1924 al 1972. Una leggenda: si deve a lui la nascita dello sterminato archivio delle impronte digitali (creato nel 1926 e ad oggi è il più grande del mondo). Simona Verrazzo 15 MAR 2010