Sì alla legge sull'agricoltura biologica, ora via il biodinamico

Enrico Bucci

Occorre correggere ancora la legge, che oggi non equipara più il biodinamico al biologico ma comunque istituisce un rappresentante per l’agricoltura biodinamica e si propone di tutelarne le sementi

Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge per regolamentare il settore dell’agricoltura e dei prodotti biologici. Ricordiamo che la Camera dei deputati ne aveva modificato l’articolo 1, sopprimendo il riferimento al biodinamico. Ora si dovrà correggere ulteriormente la legge, la quale oggi non definisce più il biodinamico come equiparato al biologico, ma comunque istituisce un rappresentante per l’agricoltura biodinamica e si propone di tutelare le sementi biodinamiche: in assenza di una definizione giuridica di cosa il biodinamico sia, visto che solo enti privati ne certificano la natura, è chiaro che questa parte della legge fa ancora acqua, e su questi due punti potrà  intervenire il governo per rendere chiara la legge attraverso i decreti attuativi.

  
In aggiunta, va ricordato che è stato approvato contestualmente anche un ordine del giorno presentato dalla senatrice Elena Cattaneo, il quale impegna il governo a togliere le residue menzioni alla biodinamica, che come dicevo a questo punto non si sa giuridicamente cosa sia, correzione ulteriore che potrà avvenire solo con nuove iniziative legislative in aggiunta ai decreti attuativi che il governo avrà nel frattempo emanato; questa correzione, se ci sarà, non apporterà ovviamente nessun danno e nessun pregiudizio all’agricoltura biologica e alla corrispondente regolamentazione, ma solamente eliminerà l’ingiusto riconoscimento di uno speciale rappresentante separato per il biodinamico che già in sé contrastava con la ricercata equiparazione, e che non ha ragione di esistere, dato che il biodinamico, se e quando certificato biologico, sarà ovviamente soggetto agli stessi dettami che regolano quest’ultimo.

   
Finalmente, quindi, avremo chiarezza: chi coltiva biologico avrà vantaggi e obblighi derivanti dall’assunzione di quella certificazione che è definita in Italia e in Europa con precisione, senza che surrettiziamente si tenti di insinuare la biodinamica dandole specifici vantaggi sotto forma di un rappresentante aggiuntivo e di tutele specifiche per le sue sementi, in aggiunta a quelle per le sementi biologiche. Il biodinamico è certificato biologico? Benissimo, allora ricadrà nell’ambito della legge approvata; altrimenti, non si capisce di cosa stiamo parlando.

    
Stupisce quindi la dichiarazione conclusiva del senatore Mino Taricco, relatore per la legge: “Ora bisogna intendersi: il biodinamico, così come è fatto in Italia, in tutti e tre i disciplinari che ne autorizzano la certificazione, prevede come obbligo la certificazione biologica. Pertanto, tutti i prodotti che oggi in Italia sono certificati biodinamici sono, a tutti gli effetti, anche biologici, quindi trattati come tutti gli altri prodotti biologici”. Ma chi ha mai detto che non debba essere così? Il problema è che allo stato la cosa è falsa: finché non sarà eliminato il riferimento a un rappresentante aggiuntivo e separato per il biodinamico e a una tutela specifica per le sue sementi, non è affatto vero che il biodinamico è trattato come il biologico, come ognuno può ben comprendere.

   
E poi: sempre il senatore Taricco ci ricorda che “i cosiddetti preparati biodinamici, di cui tanto abbiamo discusso e che sono l’oggetto del contendere sulle questioni esoteriche, in Europa sono autorizzati nell’utilizzo in agricoltura biologica”. Certo che è così: sarebbe infatti ben strano che si riconoscesse a preparati usati a concentrazioni omeopatiche la capacità di alterare lo stato di un campo, facendogli perdere la certificazione biologica. Il punto è che l’adozione degli standard fissati dal metodo biologico, non certo i preparati biodinamici, conferisce anche alla biodinamica lo status tutelato dalla legge; e se qualcuno vuol usare – a sue spese – pratiche esoteriche, corna di vacca o altro in concentrazioni così piccole da non poter avere effetto, ci mancherebbe che questo non fosse consentito dal disciplinare biologico. Il fatto che quindi questi preparati siano autorizzati significa solo che non hanno azione tale da contrastare ai princìpi del metodo biologico; e desumerne una sorta di riconoscimento per il metodo biodinamico in sé è una forzatura non veritiera.

  
Per concludere: se è vero che, come afferma il senatore Taricco il testo di legge “è fortemente atteso dal mondo dell’agricoltura in generale e dell’agricoltura biologica in particolare, proprio perché fornisce tutta una serie di strumenti fondamentali per affrontare le sfide che l’agricoltura in generale e l’agricoltura biologica in particolare hanno di fronte”, è altrettanto vero che di una cosa nessuno ha bisogno, tanto meno in una legge: la confusione fra pratiche agronomiche e rituali magici, i quali ultimi ognuno può liberamente praticare, ma lo stato non può e non deve incentivare.