(foto LaPresse)

"Il Covid-19 non ha origine umana", ci dice il prof. dello studio denunciato da Salvini e Meloni

Luciano Capone

Antonio Lanzavecchia, l'immunologo che ha contribuito alla ricerca del 2015, ci spiega perché il coronavirus Sars-CoV-2 non è stato creato in laboratorio. La scienza di Whatsapp non si ferma nemmeno davanti alla pandemia

“Incredibile!! Da Tgr Leonardo (Rai Tre) del 2015 un servizio su un supervirus polmonare Coronavirus creato dai cinesi con pipistrelli e topi, pericolosissimo per l'uomo”, twitta Matteo Salvini. “Nel 2015 questo servizio Rai denunciava l’esperimento di un gruppo di ricercatori cinesi: la creazione in laboratorio di un supervirus derivato dall'innesto di una proteina tratta dai pipistrelli sul virus della Sars, la polmonite acuta. La Cina ci ha mentito? VOGLIAMO LA VERITÀ!”, twitta Giorgia Meloni.

 

 

I due leader della destra pensavano di aver fatto una scoperta scientifica mondiale rilanciando il servizio di un tg di 5 anni fa, che dovrebbe dimostrare l’origine umana – fatto in laboratorio – del coronavirus Sars-cov-2 che causa il Covid-19. E cosa ancor più paradossale: per avere un chiarimento scientifico sull’origine  del virus,  Salvini non ha chiesto l’aiuto della comunità scientifica, ma ha fatto un’interrogazione a Luigi Di Maio (che della materia ne sa più o meno quanto lui: attorno allo zero).E invece, come era ovvio che fosse, non ci troviamo di fronte alla prima scoperta scientifica nata da una chat di Whatsapp ma davanti all’ennesima fake news, di cui non c’è assolutamente bisogno in questo periodo.

 

  

 

La prima cosa falsa delle affermazioni di Salvini è Meloni è che quella ricerca, che aveva proprio l’obiettivo di studiare i coronavirus per cercare di capire le future minacce per l’uomo, non è dei “ricercatori cinesi”. Bensì di un gruppo di lavoro internazionale guidato dal prof. Ralph Baric, probabilmente il massimo esperto mondiale di coronavirus, e di cui faceva parte anche uno dei più importanti   immunologi al mondo che, altro che cinese,  è italiano (così piace alla Meloni) e più precisamente di Varese (così piace a Salvini). Si chiama Antonio Lanzavecchia (nella foto in alto a destra) e dirige l’Istituto di Ricerca in Biomedicina dell’Università della Svizzera Italiana a Bellinzona. Contattato dal Foglio, il prof. Lanzavecchia  spiega – con tanto di riferimenti tecnici e pubblicazioni scientifiche – perché la teoria dell’origine umana del virus Covid-19 è completamente infondata.

 

 

Il lavoro pubblicato su Nature Medicine nel 2015 – risponde l’immunologo  – è stato disegnato ed eseguito dal prof. Ralph Baric, della University of North Carolina at Chapel Hill. Il mio contributo è stato semplicemente quello di fornire alcuni anticorpi diretti contro SARS-CoV-1 (il virus che causa la Sars, ndr) per testare la loro capacità neutralizzante. Il lavoro del prof. Baric si basa su virus chimerici, formati inserendo la proteina virale “spike” di un virus isolato da pipistrelli nel genoma di un virus adattato al topo,  e dimostra che questo virus è in grado di infettare cellule umane in vitro. Questi esperimenti – prosegue Lanzavecchia – suggerivano quindi che virus in circolazione nei pipistrelli in Cina erano potenzialmente in grado di infettare l’uomo in quanto capaci di legare il recettore umano ACE-2”. Quindi gli scienziati, preoccupati dalle epidemie in Asia causate da coronavirus, come la Sars e la Mers, cercavano di capire come e da dove potessero arrivare nuovi patogeni e nuove malattie. Un’intuizione che, purtroppo, si è poi verificata. “La recente emergenza del SARS-CoV-2 (il virus che causa il Covid-19, ndr) dimostra che questa previsione era tutto sommato corretta”, dice Lanzavecchia.

 

Ma non è possibile che, come viene rimbalzato via Whatsapp, sia proprio il “virus chimera” studiato dal vostro gruppo quello all’origine dell’odierna epidemia? “E’importante considerare che il nuovo virus, il SARS-CoV-2, ha una sequenza differente rispetto ai coronavirus precedenti”, dice l’immunologo.  “Questo è stato dimostrato chiaramente anche nella pubblicazione di Andersen et al. su Nature Medicine di qualche giorno fa, che evidenzia come la sequenza di SARS-CoV-2 non sia riconducibile ai virus descritti nel 2015: il nuovo virus lega ACE-2 ma in un modo diverso. Quindi, SARS-CoV-2 rappresenta l’emergenza di un nuovo virus, probabilmente originato dai pipistrelli, che si è adattato all’uomo per vie naturali”.  E anche questa non è una particolare novità, perché, conclude il prof. Lanzavecchia, “ricordiamoci che questa è la terza volta, dopo il SARS-CoV1 nel 2003 e il MERS nel 2012, che un coronavirus patogeno viene trasmesso all’uomo”. Nessun mistero, nessun virus fuggito in laboratorio, ma l’ennesima dimostrazione che i populisti non fermano la loro macchina creatrice di ansie e paure neppure di fronte a una pandemia.

Di più su questi argomenti:
  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali