L'assessore Lopalco dice in tv che siamo in preda “a una tamponite acuta, un’epidemia dei tamponi”. Il presidente della regione sostiene che non vadano fatti test "a strascico". Intanto i cittadini pugliesi, stretti tra cavilli e divieti, si vanno a fare le analisi in Basilicata
La regione Puglia, prima ancora di arrivare in zona arancione, ha chiuso tutte le scuole di ogni ordine e grado, perché, per stessa ammissione del presidente Michele Emiliano e dell'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, se apriamo le scuole siamo costretti a fare più tamponi per via dei certificati richiesti al rientro. Cosa che avrebbe dovuto fungere da aiuto alla profilassi regionale per il contenimento del virus dato che, come abbiamo imparato dal caso di Vò euganeo, più fai tamponi più tracci e isoli i contagi. Ma la linea del prof. Crisanti è contraria a quella del prof. Lopalco, che nel frattempo è diventato assessore della Puglia, regione arancione.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE