Salute: naso secco e olfatto 'in tilt' per colpa dei condizionatori

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Milano, 5 set. (AdnKronos Salute) - Il clima torrido e l'afa ancora in questo periodo di fine estate ci obbligano a convivere con l'aria condizionata, ma le conseguenze di quest'abitudine non sono da sottovalutare. Secchezza nasale, riduzione del senso dell'olfatto e sanguinamento del naso sono solo alcune delle cause generate da un uso prolungato dei condizionatori. A confermarlo è Matteo Gelardi, responsabile del centro di Rinologia del Policlinico Universitario di Bari.

Milano (AdnKronos Salute) - Il clima torrido e l'afa ancora in questo periodo di fine estate ci obbligano a convivere con l'aria condizionata, ma le conseguenze di quest'abitudine non sono da sottovalutare. Secchezza nasale, riduzione del senso dell'olfatto e sanguinamento del naso sono solo alcune delle cause generate da un uso prolungato dei condizionatori. A confermarlo è Matteo Gelardi, responsabile del centro di Rinologia del Policlinico Universitario di Bari.

 

I condizionatori sono responsabili dell’alterazione del microclima e dei suoi effetti sull’apparato respiratorio. Particolarmente aggressivo per la salute è il deumidificatore, principale responsabile della rinite secca, "un’infiammazione delle cavità nasali e della mucosa nasale che le riveste la cui funzione è proprio quella di umidificare l'aria respirata attraverso la produzione di muco", spiega Gelardi.

 

"Per funzionare al meglio le mucose nasali producono, anche se non ce ne accorgiamo, circa trecento millilitri di muco al giorno ed è proprio questo muco - continua il medico - che consente di imprigionare e raccogliere tutto il particolato che viene introdotto nelle cavità nasali attraverso il respiro e tra questi anche batteri, virus, pollini, ecc. il cui smaltimento è a carico delle cellule ciliate presenti nel naso. Alterazioni del microclima mettono a repentaglio il delicato equilibrio delle funzioni nasali e della mucosa che, privata della sua fisiologica protezione, il muco, reagisce con la produzione di croste che rappresentano solo il disturbo più visibile, ma in realtà è tutto l’organismo che viene messo a rischio senza le normali funzioni protettive del naso".

 

"I principali responsabili del naso secco - chiarisce l’illustre otorinolaringoiatra - sono l’improprio impiego dell’aria condizionata in estate e del riscaldamento in inverno, ma anche l’inquinamento, il fumo, gli ambienti polverosi, i farmaci cortisonici e l’uso continuativo dei decongestionanti nasali. Il microclima alterato, si pensi ai mezzi di trasporto, aereo, treno dove l’aria condizionata è continuamente in funzione e dove si trascorrono tante ore, non è adatto al benessere del nostro naso che ha bisogno dell’umidità che viene infatti reintrodotta d’inverno per mitigare la secchezza creata dal riscaldamento domestico".

 

"In questi casi è utile l’impiego dell’acido ialuronico 0,3% ad alto peso molecolare espressamente progettato per i trattamenti topici delle cavità nasali di adulti e bambini, al fine di idratare la mucosa e ripristinare l’ottimale funzionalità. L’acido ialuronico è una sostanza prodotta naturalmente dal corpo umano, ed è uno dei componenti più importanti dei tessuti connettivi fornendo idratazione, elasticità e resistenza ai tessuti. La terapia è indicata non solo quando il problema è già esistente ma anche come prevenzione in chi è soggetto", conclude lo specialista. Al congresso dell’European Respiratory Society, in corso in questi giorni a Londra, il dispositivo medico per il respiro tutto italiano, realizzato da Ibsa Farmaceutici, ha ricevuto il riconoscimento che l'Ers assegna ai prodotti che si sono distinti per il particolare interesse.

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