Roma Capoccia

Il tour de force di Ken Loach e la pescheria/bisca al super party romanesco di Netflix

Giuseppe Fantasia

Da Londra il regista britannico arriva a Roma come una star per presentare The Old Oak, una nuova storia di umanità e solidarietà

Ken Loach è uno e trino. Da Londra arriva nella Capitale accolto come una star che manco Lady Gaga o Madonna ai tempi d’oro. Presenta The Old Oak, la sua nuova storia di umanità e solidarietà, prima al Cinema Troisi, tra vino e birre, poi al Greenwich, al Parco dei Medici e infine al Quattro Fontane, supervisionato dalla meravigliosa Georgette Ranucci di Lucky Red. Facciamo fatica a seguirlo già solo col pensiero, ma è un piacere. Ci ritroviamo poi in quella che in apparenza sembra una semplice pescheria – la Pescheria Luciani a Sant’Andrea della Valle – ma in realtà, dietro i banchi con cassette piene di merluzzi e crostacei c’è un mondo “altro”, tra panetti di droga e spacciatori, bische clandestine, deejay di fama internazionale e gente affamata (si beve soltanto, il cibo non c’è, risultato: tutti brilli già alle 22).

Tutto è ovviamente finto, tranne gli attori protagonisti tra cui Spadino/Giacomo Ferrara, Filippo Nigro, Marlon Joubert, Aliosha Massine e le comparse presenti nel locale. Il party è uno sballo e abbiamo l’ennesima conferma che quelli di Netflix sono dei geni. Su una parete leggiamo che “in questa città nulla è come sembra” ed è vero, perché qui la realtà, aggiungiamo noi, supera spesso l’immaginazione. 

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