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Dalla nuvola di Fuksas a quella nera (sulla Salaria). Su entrambe sale Raggi

Giuseppe Fantasia

Nonostante l'amministrazione romana qualcosa si sta muovendo nel mondo artistico della Capitale

Dalla Nuvola bianca di Fuksas, all’Eur – visitata da più di centomila persone per la fiera “Più Libri Più Liberi” – a quella nera sulla Salaria, causata dall’incendio all’impianto rifiuti, il passo è breve. La sindaca Raggi è salita su entrambe, ma nessuno vuole che scenda. “L’aria del tempo” è quella che respiriamo, ma anche la bella mostra di Massimo Sestini organizzata allo spazio Wegil da Contrasto. Con la sua insolita visione zenitale, ci piacerebbe che capovolgesse alcune percezioni visive dell’ambiente che ci circonda. La “Festa di Roma” ad esempio, organizzata per il 31 del mese al Circo Massimo. Al posto degli orridi stand della Coldiretti, ci saranno performance ispirate alla Luna nel cinquantenario dallo sbarco, pensate che goduria. Negli spazi di Hdrà, già pronti per la festa natalizia di domani, Philip Kotler ricorda che “le imprese hanno bisogno di un’anima”, e se lo dice lui che è il padre del marketing moderno, c’è da credergli. Si respira un’aria diversa anche ai David di Donatello, che per la sua sessantaquattresima edizione, grazie a Piera Detassis, avranno una svolta rock (era ora!) con una nuova giuria, un nuovo sistema di voto, un David dello Spettatore e il “David Giovani”. Una “Rivoluzione”, citando il nuovo libro di Bruno Vespa uscito per Rai Libri/Mondandori, presentato prima con Salvini e poi con Berlusconi al Plaza addobbato a festa, ma niente a confronto col de Russie by de Grisogono. E’ rock da sempre, da quando non voleva andare all’asilo, l’artista/performer Eleonora Danco che al Teatro India ha conquistato tutti con la sua “Trilogia Danco”, ripercorrendo tre dei suoi lavori che ne hanno segnato la carriera prima del film “N-Capace”. Si ispira sempre a un pittore, il suo è un linguaggio fisico e visionario, il corpo è l’inconscio: corre, ride, grida, soffre, riflette ed emoziona su un palco di cui è regina, evviva!