Il Blow Dry bar

Tagli e compleanni al Blow Dry bar

Giuseppe Fantasia

Ecco dove si beve e ci si fa la messa in piega. E poi c'è la festa per i 140 anni del Messaggero

Solo in questa città un rapper, non un terrorista, dopo aver simulato di disarmare un vigilante, entra indisturbato nella cabina guida della metro e da lì fa si fa tutto il viaggio da Castro Pretorio a Monti Tiburtini. Ennesimo episodio da attacco di “Gastrite”– che è poi il cognome del “fenomeno” in questione, in arte Gast, uno di quei personaggi con una visibilità a cui bisognerebbe dare un taglio. Per ora, gli unici tagli che vanno alla grande, oltre a quelli al bilancio, sono quelli dell’hair stylist Roberto D’Antonio, già re di via dei Prefetti, che giorni fa ha inaugurato il primo “Blow dry bar” capitolino nella sala Spa dell’hotel Eden. Un drink, una piega al volo per le clienti e poi via al prossimo evento. Mara Venier, tacchi altissimi e t-shirt con la scritta “addicted” (vai a capire a cosa), è la prima ad arrivare, non si toglie mai gli occhiali da sole, saluta tutti, paparazzi compresi. Isabella Ferrari è con il marito Renato De Maria e figlie, Eliana Miglio con Valentina Cervi, Ginevra Elkann con Clementina Montezemolo, le più chic, ma in certi casi basta davvero poco. Mentre l’Unione Africana chiede a Salvini di ritirare la sua affermazione sui migranti, paragonati agli schiavi – già smentita dal premier “per difetto della traduzione francese” – l’Africa ha la meglio al Maxxi e al Teatro Argentina. Splendida, ieri sera, la prima di “Kirina”, l’opera del coreografo burkinabé Serge-Aimé Coulibaly con l’icona della musica maliana Rokia Traoré e lo scrittore Felwine Sarr, inaugurazione della 33esima edizione del RomaEuropa Festival, il cui titolo é “Between Worlds”. Grande attesa, questa sera, per il party a Cinecittà del Messaggero diretto da Virman Cusenza e i suoi 140 anni. Chi ci andrà dirà che c’erano due presidenti (Mattarella e Caltagirone), un politico (Salvini), un attore (Proietti), un banchiere (Messina) e un astrologo (Branko). Un colmo? No, è Roma bellezza!

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