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I nemici dei combustibili fossili in una parola: affamatori

Camillo Langone

Lo spiega bene lo scienziato ambientale Vaclav Smil in "Come funziona davvero il mondo": "Non possiamo pensare di sfamare il pianeta senza ricorrere ai combustibili fossili". Chi condivide la loro fine è la Maria Antonietta delle brioche al posto del pane

Prima di votare (alle primarie Pd), o anche soltanto di applaudire (ai talk show), si comprenda come funziona la produzione alimentare. Non è difficile, basta leggere il capitolo per l’appunto intitolato “Comprendere la produzione alimentare” dell’ultimo libro di Vaclav Smil, scienziato ambientale canadese: “Come funziona davvero il mondo” (Einaudi). Sono meno di sessanta pagine ben scritte e meglio informate. Chi vuole i numeri e le statistiche se lo legga per intero, io qui salto alle conclusioni: “L’elevata resa delle coltivazioni ottenuta con un contributo minimo in termini di lavoro e perciò con costi mai così bassi sarebbe impossibile senza l’immissione diretta e indiretta di energia fossile nel sistema. Non possiamo pensare di sfamare il pianeta senza ricorrere ai combustibili fossili”. Pertanto i nemici dei combustibili fossili sono i nemici dell’umanità. In una parola sola: affamatori. “Condivido la scelta della fine dei combustibili fossili nel 2035” ha detto Elly Schlein, al cui confronto la Maria Antonietta delle brioche al posto del pane era una donna consapevole e partecipe. Prima di votare, prima di applaudire, leggere. O prepararsi a soffrire la fame come i nostri avi prepetroliferi.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).