Lo storico del cristianesimo Andrea Riccardi (Ansa) 

preghiera

E se la soglia della fine per la Chiesa sia già passata?

Camillo Langone

Se lo chiede sepolcrale Andrea Riccardi in "La Chiesa brucia?". Nelle ultime pagine lo storico del cristianesimo, già bergogliano e oggi evidentemente sfiduciato, si ricorda di dover lasciare una speranza al lettore ma a una prospettiva positiva sembra il primo a non credere

Dio mio, Dio mio, perché ti abbiamo abbandonato? Leggo “La Chiesa brucia?” di Andrea Riccardi (Laterza) e capisco subito che il punto interrogativo è meramente diplomatico. Bastano i titoli dei capitoli: “La Chiesa può ammalarsi e morire”, “È crisi terminale in Francia?”, “Il cristianesimo sta per morire?”, “Le prime file cadono: i religiosi”, “La fine del mondo rurale cristiano”, “Silenzio di fronte a una tragedia”... O questa frase sepolcrale: “Forse si potrebbe sospettare che la soglia della fine sia già passata”. Nelle ultime pagine lo storico del cristianesimo, già bergogliano e oggi evidentemente sfiduciato, si ricorda di dover lasciare una speranza al lettore ma a una prospettiva positiva sembra il primo a non credere. Se non proprio disperato il libro è disperante, mostrando come gli italiani e gli altri europei abbiano sempre più velocemente abbandonato Dio e di come lo abbia fatto anche la Chiesa, più lentamente ma poi di schianto in quel maledetto marzo 2020. Abbandonare Dio, rinunciare al suo usbergo, è stata la cosa più stupida che si potesse fare, ora che l’uomo si ritrova inerme di fronte alla Tecnica famelica e al Leviatano insaziabile. Ciò non toglie che sia stato fatto. Dio mio. Dio mio.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).