Il Palazzo di Ezzelino a Padova (Padova.net) 

preghiera

Meglio Vitruvio delle archistar

Camillo Langone

I secoli rispetteranno le costruzioni di oggi, come hanno fatto con quelle di ieri? C'è di che dubitarne: sono architetture che già si fanno fagocitare dal paesaggio in ossequio all’ideologia ambientalista, al diktat della sostenibilità

Oh gran bontà degli architetti antichi! Passeggiando per una Padova centralissima eppur quasi segreta scopro una casa medievale intatta, il Palazzo di Ezzelino, e ne leggo la lapide: “Rispettarono i secoli questo edificio da Ezzelino Balbo eretto circa 1160”. Mi domando: i secoli rispetteranno le archistarate della nostra epoca? Nove secoli sono tanti, un edificio per resistere così a lungo dev’essere al contempo solido, bello e funzionale, insomma vitruviano. Quanto potrà durare la nuovissima torre babelica costruita da Frank Gehry ad Arles? La tracotanza attirerà l’ira di Dio, la dipendenza dagli ascensori la farà traballare a ogni crisi pandemica o energetica. Di segno stilistico opposto ma di analoga caducità appare a Roncade di Treviso, qui vicino, il nuovissimo campus progettato dallo studio Rogers Stirk Harbour, che sembra pronto a sprofondare, a farsi fagocitare dal paesaggio in ossequio all’ideologia ambientalista ossia estinzionista, al diktat antiumanistico della sostenibilità. No, è chiaro, le archistarate non dureranno, i secoli non rispetteranno chi non rispetta Vitruvio.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).