Terrazzo

Adriatico, riflessivo ma non troppo

Michele Masneri

Dal nuovo piano urbanistico di Riccione affidato a Boeri ai festival di architettura, arriva l'estate intelligente 

Non sono solo le grandi città a riorganizzarsi nei tempi post Covid. La difficoltà della vacanza esotica aguzza l’ingegno anche di grandi “classici” balneari.

 

Così Riccione è la seconda città più googlata da turisti internazionali smaniosi di vacanza (dietro a Roma, ma davanti a Milano, Venezia e Firenze),  e in fondo è un miracolo per una cittadina che d’inverno conta sì e no trentacinquemila abitanti. E va bene Luigi Ghirri, va bene Pier Vittorio Tondelli, di cui si celebrano i 30 anni dalla scomparsa  (quanto ci manca: ma oggi, come sarebbe nell’Italia polarizzata e sciamannata? Avrebbe fatto altri romanzi capitali o sarebbe invece un intellettuale da talk? Avrebbe Instagram? a lui è dedicato il nuovo spazio teatrale in viale Ceccarini).

 

Benissimo le canzoni già storiche dei “TheGiornalisti” e il film Sotto il sole di Riccione scritto da Enrico Vanzina, e si è naturalmente fan della Summertime inclusiva su Netflix (che fa venire voglia di  trasferirsi immediatamente in costiera romagnola). Se l’Emilia è “motor valley”, la Romagna dovrebbe diventare almeno “pop beach”, per quanto ha regalato al costume italiano, e lo si è visto con perdite recenti, da Raoul Casadei a Raffaella Carrà.

 

Ma non ci sono solo le memorie e le epiche nottambule. Riccione ora ha chiesto all’archistar Stefano Boeri un nuovo piano urbanistico, aggiornato ai tempi ecologici e carbon free, e ha attirato l’attenzione di una Visiting School della prestigiosa Architectural Association di Londra, che ha studiato non tanto la realtà turistica quanto il recupero a fini scientifici delle piattaforme petrolifere abbandonate e le potenzialità di sviluppo del medio-adriatico. Intanto, un po’ più a sud, nella Senigallia pluristellata di Moreno Cedroni e Mauro Uliassi, altra spiaggia già celebre per trionfi nazionalpopolari (qui fu ispirata la celebre “Rotonda sul mare”, che è ancora lì, peraltro), ecco intrattenimenti ancora più riflessivi: venerdì va in scena nuovamente  “Demanio Marittimo km 278”, undicesima edizione “en plein air” della rassegna: una notte intera sulla spiaggia con talk, proiezioni, seminari su architettura, arte e design a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra. Un misto tra estate romana a Castelporziano e tavola rotonda confindustriale (Adolfo Guzzini racconterà la sua dinastia illuminotecnica, mentre Maurizio Ferraris presenta il suo ultimo libro, Documanità. Filosofia del nuovo mondo, Feltrinelli). Gran finale alla consueta ora dell’alba, adriatica.

  • Michele Masneri
  • Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).