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preghiera

Se il Papa ti costringe al cristianesimo privato

Camillo Langone

Il violento, ideologico divieto della messa in latino è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Francesco respinge e offende il cattolicesimo, così non resta che ritirarsi nell'adorazione in proprio: comoda, fluida, moderna

Papa Francesco, grazie per avermi fatto diventare una persona normale (almeno dal punto di vista religioso). Due anni fa ero un cattolico praticante, dunque un cattolico minoritario, oggi virus cinese e diktat argentini mi tengono lontano dalle chiese ed eccomi cattolico culturale, dunque un cattolico come tanti. Il violento, ideologico divieto della messa in latino (motu proprio “Traditionis custodes”) è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E’ un insulto a Papa Benedetto che il messale di San Pio V eroicamente difese, alla tradizione falsamente, gesuiticamente onorata nel titolo del documento, a Padre Pio che morente si rifiutò di celebrare in lingua locale, a noi poveri cristiani disgustati dalla messa cattoprotestante quando si abbina (è quasi inevitabile) a omelie mondane e schitarrate dissacranti... Papa Francesco, riconosco che come odiatore sei abbastanza ecumenico, capace di distruggere comunità di tendenza preconciliare (francescani dell’Immacolata) così come post (monastero di Bose), ma sono otto anni che mi respingi e offendi ciò che amo (Dio che non sarebbe cattolico, la Madonna sostituita da statuette pagane...). Mi hai costretto al cristianesimo privato. Lo scelgono in tanti, è comodo, fluido... Se rivedrò un Papa cattolico tornerò sui miei passi, ma intanto grazie Papa Francesco per avermi modernizzato!

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).