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preghiera

Contro le fisime dei bibliofili. Io i libri li sciupo

Camillo Langone

Mi dicono che i collezionisti di libri apprezzino i volumi intonsi. Peggio per loro: io sottolineo, aggiungo dediche ed ex libris. Sono solo il custode temporaneo di un oggetto che ha la sua storia

I miei eredi avranno difficoltà a vendere i miei libri, pare. Vengo a sapere che i collezionisti preferiscono volumi senza dediche (mentre io pensavo aggiungessero valore), senza sottolineature (io sottolineo parecchio) e inoltre, nel caso di Meridiani e Classici Bompiani, vogliono le sovracoperte trasparenti, che io invece butto all’istante. Chiedo lumi a Giovanni Spadaccini, il libraio-scrittore di “Compro libri anche in grandi quantità” che, dispiaciuto, mi conferma le fisime dei bibliofili.

Io del libro ho proprio un’altra idea, di un volume amo anche la storia, le eventuali dediche fatte ad altri, l’eventuale ex libris del proprietario precedente a cui posso aggiungere il mio che non è detto sia l’ultimo. Non ho la pretesa che un libro cominci con me, né che con me finisca: ne sono il temporaneo custode. E poi il bisogno delle sovracoperte trasparenti: ma perché? Chi le conserva mi ricorda quelle signore di una volta che lasciavano il divano incellofanato, per non sciuparlo. Oppure quelli che copulano col preservativo, per non sciuparsi. Avarizia.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).