Lode alla diversità

Camillo Langone

Tutto pare omologato all'uguaglianza. E in questa dittatura dell'uniformità ci annuso Prometeo e Satana

San Michele nemico di Satana, negli attacchi che ho subìto dopo le mie critiche al calcio femminile, all’invasionismo bergogliano e al prosecco ho trovato, incredibile ma vero, un elemento comune: l’ideologia dell’indistinzione. Non si tollera più l’esistenza di sessi diversi, religioni diverse, razze diverse, culture diverse, gusti diversi: tutto dev’essere identico. Me lo conferma un artista, peraltro eccellente, che non condivide la mia contrarietà alla femminilizzazione del palato (insita nel successo di prosecco e spritz) siccome “andiamo inesorabilmente verso un genere unico e una razza mischiata. In qualche modo ci stiamo uniformando, cancellando le differenze, in una frase, avvicinandoci a Dio. Non me par mal”. Purtroppo a me pare malissimo, ci annuso Prometeo e Satana, ci sento il “diventerete come Dio” sibilato dal Serpente ai progenitori. Cancellare le differenze significa, fra l’altro, cancellare i differenti (caso personale: i bergogliani mi vogliono cacciare dalla Chiesa, femministe e femministi esigono che mi sia impedito di scrivere...). San Michele nemico di Satana, proteggimi da chi, volendo sostituirsi a Dio, odia chi ama le bellissime differenze volute da Dio.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).