Foto di Fabio Di Lupo (via FlicKr)

Dissanguate i cinghiali

Camillo Langone

Basta guardare i Mondiali. Prendete frecce o fucili e trasformateli in salsicce

Se difendere i confini nazionali è santo, difendere i confini comunali è santissimo (Ecclesiaste 10,8, Siracide 36,27, eccetera). I cinghiali che assediano Roma, Genova, Brescia, Bari, eccetera, e che sempre più spesso penetrano negli abitati e attraversano le strade mettendo a repentaglio i beni e la vita di ciclisti, motociclisti, automobilisti, siano trasformati il più presto possibile in gustose salsicce. Anziché ammirare calciatori tatuati sugli schermi dei Mondiali si ammirino, come faccio io, cacciatori mimetizzati su YouTube. Cacciatori per l’appunto di cinghiali, muniti di fucili se non di frecce e lance che le amministrazioni dovrebbero arruolare per difendere i propri amministrati. Io, che al massimo ho sgozzato un’oca, dopo aver digitato “spear” e “boar” rimango a bocca aperta davanti ai ragazzi eroici che nelle boscaglie affrontano con una corta picca il selvatico dalle lunghe zanne. E capisco che nulla è davvero perduto se giovani appartenenti alla mia cultura sono ancora capaci di affrontare la natura all’arma bianca, e di dissanguarla.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).