Flaubert per fustigare Severgnini

Camillo Langone
Gustave Flaubert, forse avevi ragione quando scrivevi: “Chiamo borghese chiunque pensa bassamente”. Io preferivo pensare che la borghesia, o almeno l'alta borghesia, anziché flaubertiana fosse baudelairiana ossia lusso-calma-voluttà. Beppe Severgnini ha spezzato il mio sogno, avvalorando la tua affe

    Gustave Flaubert, forse avevi ragione quando scrivevi: “Chiamo borghese chiunque pensa bassamente”. Io preferivo pensare che la borghesia, o almeno l’alta borghesia, anziché flaubertiana fosse baudelairiana ossia lusso-calma-voluttà. Beppe Severgnini ha spezzato il mio sogno, avvalorando la tua affermazione. Lui che è il più borghese dei giornalisti, firma del più borghese dei giornali, ha scritto a favore delle nozze di Sodoma con argomenti bassissimi. Ha scritto che esistono anche nell’Irlanda cattolica ed è una meschina mezza bugia: proprio per via delle nozze di Sodoma l’Irlanda non è più cattolica, è tornata pagana come prima di San Patrizio. Ha scritto che su alcune “questioni spinose”, insomma le adozioni, bisogna “andare per gradi”, ossia ha invitato a escogitare ignobili machiavellismi pur di dare in pasto anche agli eltonjohn italiani i bambini delle madri povere. Ha scritto che solo approvando il disegno di legge Cirinnà l’Italia diventerà una grande nazione, confidando vilmente nell’ignoranza dei suoi bovaristici lettori, troppo presi dal golf o dal burraco per sapere che l’Italia si sta rimpicciolendo proprio per la crisi del rapporto vaginale (vedi innumerevoli articoli e libri dello statistico Roberto Volpi). Gustave Flaubert, prego affinché mi sia concessa la tua penna per meglio fustigare questo borghese nichilista e piccolo piccolo.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).