L'intervista
"Con Passaggio al bosco si fa come con Vannacci: pubblicità gratis a idee estreme". Parla Concia
L'ex eurodeputata del Pd interviene sulle polemiche intorno alla partecipazione della casa editrice a Più libri, più liberi che ha spinto a non partecipare non solo diversi scrittori, ma anche il sindaco di Roma Gualtieri. "Ma si sarebbe sfilato se non ci fosse stata la polemica?", punge Concia
“Io sono convinta che una democrazia davvero matura possa sopportare e contenere anche queste posizioni estreme, senza essere messa a rischio. Mi sembra molto più pericolosa l’indignazione, lo sdegno e la mobilitazione collettiva che portano poi a un esito paradossale: dare a queste posizioni estreme una visibilità e una pubblicità che non avrebbero altrimenti mai”. Anna Paolo Concia, ex deputata del Pd, ci risponde dal treno. Sta tornando da Roma dove è stata ospite di Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria al centro della polemica per la scelta, difesa anche ieri dal presidente dell’Aie Innocenzo Cipolletta, di dare spazio, tra i piccoli editori anche a Passaggio al bosco, una piccola casa editrice fiorentina che nel suo catalogo pubblica testi di ex nazisti, capi delle SS, e quant’altro, in una veste che a tanti è sembrata apologetica. Il primo a dire “non vengo” è stato il fumettista Zerocalcare, poi lo hanno seguito persino il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio. “Guardi - dice Concia - io vivo in Germania, a Francoforte, alla Buchamesse ogni anno ci sono polemiche di questo genere su autori considerati vicini all’Afd. E il risultato mi sembra sia stato solo quello di soffiare parecchio vento dentro le vele di Afd, dandogli uno spazio mediatico così grande che oggi è il primo partito del paese. In piccolo - prosegue Concia - è quello che è successo in Italia con il caso Vannacci e che non vorrei adesso accadesse con questa piccola casa editrice che pubblica libri davvero osceni e che nessuno però conosceva fino a ieri. Io lavoro a Firenze e non sapevo che esistessero, ora gli è stata fatta una pubblicità pazzesca. Ci faranno trasmissioni, solidarietà di politici di destra e quant’altro. Senza tutta questa indignazione, invece, a quello stand non ci sarebbe andato probabilmente nessuno. In compenso - aggiunge l’ex deputata - si sarebbe tutelato un principio: i libri non si censurano, al massimo non si leggono. Il libro è anche un oggetto dal forte valore simbolico, non possiamo dimenticarlo. Io non leggerei mai i libri di Passaggio al Bosco, ma allo stesso tempo non li brucerei, perché questo lo faceva il nazismo. In una manifestazione che si chiama Piu' Libri Piu' Liberi credo ci sia spazio per tutti: questa è la bellezza di una democrazia liberale matura e forte”.
Intanto però persino il sindaco Gualtieri ha scelto di disertare l’inaugurazione della fiera… “Ma se invece non fosse partita questa polemica cosa avrebbero fatto, sarebbero andati?", ironizza Concia. “Inoltre lui e l’assessore non vanno, ma non levano il patrocinio, che cosa significa? E soprattutto quando è stato concesso il patrocinio non sapevano quali fossero le case editrici che partecipavano alla fiera ?”. Zerocalcare e gli altri, tanti, critici dicono che questa casa editrice pubblica libri che fanno una vera e propria revisione storica di nazismo e fascismo, dicono che dietro c’è un progetto di offrire una narrazione alternativa ai fatti della seconda guerra mondiale in cui, alla fine, i nazisti sono i veri eroi. “Guardi - risponde Concia - non sono certo il la prima a dirlo, ma lo ripeto volentieri: se davvero questi libri violano la legge Mancino, allora sia la magistratura, che normalmente è sempre così solerte, a intervenire. Perché veramente qui rischiamo l’effetto Afd: in Germania si discute da anni se mettere fuori legge o meno quel partito, ma intanto, a forza di discuterne, è diventato la prima forza politica nei sondaggi”.