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il caso
Mazzotta (FI): "Impresentabile? Non sono io. La Commissione corregga subito"
L'attuale consigliere regionale e candidato per Forza Italia nella circoscrizione di Lecce, sostiene di essere stato oggetto di uno scambio di persona. E' finito nella lista degli "impresentabili" fatta filtrare oggi dalla Commissione Antimafia presieduta dalla sorella d'Italia Chiara Colosimo: "Ora mi aspetto delle scuse"
"Io non sono indagato per turbativa d'asta, questo è sicuro, c'è stato uno scambio di persona", lo dice Paride Mazzotta contattato dal Foglio dopo che è stata resa nota la lista degli impresentabili per le elezioni regionali in Puglia. La Commissione Antimafia presieduta da Chiara Colosimo ha infatti iscritto il consigliere regionale di FI in questo particolare elenco. In totale, per le elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto sono otto: quattro in Puglia e quattro in Campania.
L'azzurro è risultato in violazione del codice di autoregolamentazione per via di un processo in corso nella quale è coinvolto anche il padre Giancarlo e i suoi due fratelli. Ma Mazzotta dice di non essere lui "quel Paride". Secondo quanto emerso dall’indagine e riportato da LeccePrima, una società cosiddetta “cartiera” avrebbe inscenato una serie di passaggi fittizi, consentendo al reale beneficiario di ottenere indebite detrazioni Iva o di gonfiare artificiosamente i costi di beni e servizi. In questo modo, l’erario non solo sarebbe stato privato delle somme dovute, ma avrebbe addirittura riconosciuto un credito fiscale al soggetto beneficiario. Inoltre, Giancarlo e Paride Mazzotta erano stati inizialmente coinvolti anche per l’ipotesi di turbata libertà degli incanti, nello stesso filone investigativo, in riferimento all’acquisto del complesso alberghiero “Li Tamari” a Torre dell’Orso.
Il coordinatore di FI Lecce, però, è di tutt'altro parere e si aspetta "delle scuse visto che quello che è accaduto è a dir poco sconcertante: sono stato oggetto di tale dichiarazione per errore di persona. Mi vengono attribuite ipotesi di reato mai contestate. Per la turbativa d'asta - ha spiegato - si tratta di un vero e proprio errore di persona. Sarebbe questo il presupposto del mio essere 'impresentabile': ovvero, un errore bello e buono. Per l'altro reato, invece, l'ipotesi accusatoria non è nemmeno stata sottoposta al vaglio del collegio giudicante. Sono sicuro che la Commissione sia scivolata su un errore, ma non se ne possono commettere di tanto clamorosi su questioni così delicate e in una fase così sensibile''
Ha già parlato con Colosimo? "No, ho parlato solo con i miei legali e con il partito". Ora è un bel casino. "Eh lo so...a una settimana dalle elezioni non è il massimo". I cittadini pugliesi infatti sono chiamati alle rune il 23 e 24 novembre. La segnalazione della Commissione non comporta automaticamente l'esclusione dalla candidatura, ma il danno etico e di immagine, nel caso fosse confermato lo scambio di persona, è notevole.