Tra Gaza e Corigliano

Schlein snobba la Calabria per sciopero e flotilla. Con Tridico per la chiusura c'è solo Conte

Gianluca De Rosa

La segretaria del Pd e i capi di Avs, Bonelli e Fratoianni, rimangono a Roma per la protesta di Landini e il ritorno dei parlamentari reduci dalla "missione flotilla". In Calabria si videocollegano. E con il candidato del campo largo il M5s resta solo

Giuseppe Conte sceglie Pasquale Tridico e la Calabria. Elly Schlein preferisce Gaza, la flotilla e Maurizio Landini. Il duo Fratoianni&Bonelli segue la segretaria del Pd. Per il campo largo quella di oggi è stata una giornata di lotta. Dura e senza paura. Ma purtroppo su più fronti. Da un lato c’è il grande sciopero generale per la Palestina convocato dalla Cgil e al quale tutti i partiti del campo largo avevano promesso di partecipare. Dall’altro c’è la chiusura della campagna elettorale in Calabria: nel fine settimana si vota e per Pasquale Tridico la vittoria sembra un’impresa quasi impossibile. A complicare le cose ci si mette anche il ritorno da Israele di Annalisa Corrado, Arturo Scotto, Marco Croatti e Benedetta Scuderi, i parlamentari ed eurodeputati di Pd, M5s e Avs imbarcati sulla Global sumud flotilla. Va così a finire che il campo largo si spacca.

 

Schlein, Bonelli e Fratoianni da una parte, Conte dall’altra. Al comizio di chiusura della campagna elettorale a Corigliano-Rossano, comune calabrese in provincia di Cosenza guidato da Flavio Stasi – uno che Bonelli e Fratoianni avrebbero voluto al posto di Tridico, ma che piace anche a Matteo Renzi che lo ha invitato alla Leopolda – Schlein si presenta, ma solo in videocollegamento. Lo stesso fanno i capi di Avs. Tra scioperi e appuntamenti con orari ballerini il rischio di fare tardi era troppo grande.  La segretaria del Pd – e con lei la coppia dell’alleanza cocomero – ha preferito andare a scioperare a Roma. Tutti dietro – anche in senso letterale: le bandiere di Pd e Avs sono in fondo al corteo romano della Cgil – a Maurizio Landini. Poi, verso ora di pranzo, la segretaria dem va a Fiumicino insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per abbracciare i suoi “flotillieros” Scotto e Corrado di ritorno, finalmente, da Israele. Allo scalo romano c’è anche Bonelli che aspetta l’eurodeputata Benedetta Scuderi.


Giuseppe Conte, invece, fa la scelta opposta. Partecipa anche lui allo sciopero della Cgil, ma da una piazza minore, quella di Reggio Calabria. Non ci sarà Landini, ma da qui a Corigliano ci si arriva in automobile. Perché sarà pur vero che i 5 stelle sono i più pro Pal del campo largo – come dice la deputata Alessandra Maiorino, il 5 stelle Croatti era su una “vera barca” della flotilla, mentre i parlamentari dem, a bordo di un natante dell’Arci, stavano su “imbarcazione osservatrice” –, ma lo è altrettanto che in Calabria il candidato  è il campione del M5s,  Mr reddito di cittadinanza, Pasquale Tridico. A Fiumicino, dunque, per accogliere Croatti Conte manda proprio Maiorino, insieme al capogruppo al Senato Stefano Patuanelli. Anche perché, spiegano da via di Campo Marzio: “Non c’è nulla da festeggiare: Israele deve liberare tutti gli attivisti”. Ma l’assenza di Conte si nota lo stesso. E così il capo dei 5s fa comunque sapere alle agenzie di aver subito chiamato Croatti per esprimergli il suo affetto: “Siamo fieri di te”, gli ha detto, sottolineando però come: “Ora devono tornare anche tutti gli altri cittadini, italiani e non solo”.  E in effetti il ritorno dei parlamentari è un tema complicato.  Schlein e Bonelli che postano sui social il momento dell’abbraccio con i loro parlamentari appena sbarcati a Fiumicino ricevono commenti al veleno. “Sono come Schettino, abbandonano la nave quando affonda”, “E gli altri? Se li sono dimenticati in Israele?”, “Un’immagine plastica di cos’è la Casta: loro già a Roma, tutti gli altri nelle carceri israeliane”. 


Al Nazareno, comunque, non nascondevano già da qualche giorno che in Calabria sarà veramente complicata per il campo largo. Insomma, tra mettere la faccia su una sconfitta quasi certa e partecipare al grande movimento di piazza che si è sollevato in Italia sulla Palestina la scelta è ovvia. Quanto più se a Roma, oltre a Landini e i pro Pal, ci sono Corrado e Scotto che tornano dalla missione flotilla. E così il povero Tridico si ritrova a chiudere solo con Conte la campagna elettorale. Ma, con eleganza,  ringrazia comunque “tutte le forze progressiste” con le quali, dice, “abbiamo costruito un muro democratico contro l’arroganza delle destre”. Gli altri però lo hanno aggirato in flotilla.