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la missione

La Flotilla verso Gaza. Il Pd: "Ci fermeremo all'alt di Israele". M5s: "Forziamo blocco navale"

Redazione

Le parole di Scotto e Corrado e quelle di Scuderi, parlamentari in viaggio con gli attivisti verso la Striscia. "Se arriva l'alt dalla Marina militare israeliana o da qualsiasi altro mezzo militare saremo costretti a fermarci", dicono i dem

"Se arriva l'alt dalla Marina militare israeliana o da qualsiasi altro mezzo militare saremo costretti a fermarci per evitare di mettere a rischio la sicurezza nostra e degli equipaggi, esattamente quello che faranno tutte le barche della Flotilla". Lo dicono Arturo ScottoAnnalisa Corrado, deputato ed eurodeputata del Pd in viaggio su una delle 42 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla che si trova a 200 miglia da Gaza. Le precisazioni in queste ore si fanno più frequenti. Non solo per gli appelli del governo e del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con grande preoccupazione per la violazione del blocco navale chiedono responsabilità soprattutto a chi ha anche un ruolo istituzionale. Ma anche per gestire l'offensiva politica del M5s, che nelle scorse ore ha provato a sminuire il ruolo degli esponenti dem nella missione in rotta verso la Striscia. "Non sono parte integrante della Flotilla", ha detto ieri la senatrice Alessandra Maiorino, sostenendo che la barca Arci sulla quale viaggiano Corrado e Scotto sia "una nave osservatrice". 

 

 

I due parlamentari ribadiscono: "Siamo a 200 miglia da Gaza, un risultato importante. L'obiettivo è arrivare a Gaza per aprire un corridoio umanitario permanente per portare gli aiuti. Sappiamo che la Marina militare italiana che ci accompagna in questo viaggio, a un certo punto, in acque internazionali, ci darà un alert chiedendo di non proseguite oltre; noi non ci fermeremo, perché pensiamo che bloccarci in acque internazionali sia un atto illegale", affermano. Precisando però che non si spingeranno oltre allo stop di Israele. "La nostra è una missione non violenta, come regola d'ingaggio all'alt ci fermeremo, non abbiamo intenzione di alimentare reazioni belligeranti", ha detto infatti Scotto ieri, ospite del programma radiofonico Un giorno da pecora. Ignorare i segnali della marina militare italiana, dunque, ma non quelli della marina israeliana. Riguardo all'avvertimento del ministro della Difesa Guido Crosetto sui rischi "elevatissimi e non gestibili" che un tentativo di forzare il blocco navale israeliano comporterebbe, Scotto ha detto: "Il richiamo di Crosetto è importante, non vogliamo forzare blocchi ma portare aiuti. Chi è nell'illegalità è Israele quando attacca in acque internazionali".

 

 

Com'è noto, sulle imbarcazioni dirette a Gaza ci sono anche altri due parlamentari: Benedetta Scuderi di Avs e Marco Croatti del M5s. "La nostra navigazione va avanti verso Gaza. L'obiettivo rimane quello di aprire un corridoio umanitario permanente, che superi quindi il blocco navale illegale di Israele. Questo è lo scopo della Flotilla da quando è stata creata. Si cerca di mettere una pressione politica, diplomatica e mediatica per raggiungere questo traguardo per Gaza e per il suo popolo, che rimangono l'unico e solo focus della missione", ha detto Scuderi questa mattina ai microfoni di Omnibus.

 

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