
Ansa
Ricci tra Conte e i pm: oggi l'interrogatorio. E nelle Marche arriva Schlein
Il candidato dem spiegherà la sua versione ai magistrati, con l'obiettivo di convincere anche il leader M5s, Intanto incassa il rinnovato sostegno della segretaria che venerdì sarà con lui a Urbania per la Festa dell'Unità
Il pendolo di Matteo Ricci oscilla tra la Procura e Giuseppe Conte, in versione gup. I suoi collaboratori lo descrivono “tranquillo e sereno”. Perché il passaggio di oggi potrebbe rappresentare “una possibile liberazione”. L’ex sindaco di Pesaro, il candidato del centrosinistra nelle Marche, si prepara ad affrontare i pm, lo farà questa mattina alle 10. Negli ultimi giorni ha ridotto al minimo i contatti con la stampa, limitandosi alle uscite pubbliche. E’ intenzionato –a differenza di altri indagati pesanti dell’inchiesta Affidopoli – a rispondere agli inquirenti. Per chiarire la sua posizione, certo, ma anche per convincere il M5s. Qualche indizio l’ha seminato nei giorni scorsi, dicendosi semmai parte lesa nella vicenda, spiegando che non era lui a occuparsi dell’affidamento degli incarichi per cui è indagato e da cui avrebbe tratto – secondo i pm – un tornaconto in termini di consenso. Un’accusa i cui contorni andranno definiti meglio. Ma che ha avuto già la sua forte ricaduta politica, con il M5s che ha congelato il sostegno all’europarlamentare dem mentre Conte si è fatto mandare le carte, per valutare il caso.
L’ex premier ha lanciato qualche segnale distensivo – “Un avviso di garanzia non è una condanna” – anche se alcuni dei suoi hanno usati toni più duri. La parola d’ordine comunque resta “prudenza”. In attesa di capire “quale sarà l’atteggiamento di Ricci davanti ai pm. Se avrà risposto in modo esauriente o se si sarà trincerato in una facoltà, ovviamente legittima, di non rispondere. A buon intenditor poche parole”, ha avvertito ieri Conte parlando alla rassegna PiazzAsiago. L’ex premier inoltre avrà oggi un confronto con i referenti del M5s nelle Marche dove sono emerse varie sensibilità su Ricci. Anche da qui passerà una decisione che in qualche misura fornirà indicazione in più sul percorso di maturazione del Movimento, rivendicato dallo stesso Conte.
Per questo nel Pd, a Roma, in questi giorni è filtrata una cauta fiducia sul fatto che l’ex premier alla fine non si sfilerà. “Ma fiducia è forse una parola grossa”, dicono invece dalle Marche. Meglio parlare di “speranza”. Ovvero la speranza che nei calcoli rientri anche la Campania, quindi la candidatura di Roberto Fico da blindare. Ragionamenti che Conte bolla come “corbellerie, con me mai un do ut des”. Mentre altre turbolenze arrivano dalla Toscana con la base M5s che ha preso posizione contro il governatore uscente Eugenio Giani.
Conte continua a ripetere che ogni regione fa storia a sé, ma le varie partite si tengono e da oggi forse qualcosa potrà sbloccarsi. Anche perché i tempi cominciano a farsi stretti: nelle Marche si vota a fine settembre e la scadenza per le liste si avvicina. Ricci comunque ha dalla sua il rinnovato sostegno della segretaria Elly Schlein, che nel pomeriggio di venerdì sarà a Urbania, in provincia di Pesaro, per la festa dell’Unità, affiancando ilsuo candidato. Sempre il primo agosto, ma ad Ancona, sono attesi pure Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli per presentare i candidati di Avs. L’evento era previsto per la scorsa settimana, è stato spostato ufficialmente solo per questioni di agenda. E Fratoianni lo ribadisce al Foglio: “Come abbiamo già detto, se non ci sono fatti nuovi, Ricci è il candidato della coalizione”.