Ansa

l'intervista

Formigoni: "Non torno in politica, ma mai dire mai"

Redazione

A due anni dalla condanna per corruzione, l’ex governatore lombardo partecipa alla nascita di un nuovo movimento, in cui ricoprirà un ruolo onorifico, e tiene vivi i contatti con i principali leader del centrodestra. Per ora esclude candidature, ma senza chiudere del tutto le porte

"Per favore non scriva che ritorno in politica". Così l'ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in un'intervista al Fatto Quotidiano cerca di mettere subito le cose in chiaro. Un colloquio che però, più che smentire, sembra confermare che in fondo la politica per lui non sia un obiettivo davvero dimenticato. "Con la riabilitazione non avrò problemi: se voglio, potrò correre. Per il momento resto fermo e non mi candido, ma per prudenza dico: 'Mai dire mai'". A due anni dalla pena scontata dopo la condanna per corruzione e dopo avere presentato le carte per chiedere la riabilitazione politica al Tribunale di sorveglianza, Formigoni dice di sentire tuttora l’affetto dei cittadini, che non hanno mai smesso di sostenerlo. "La gente mi avvicina, mi dimostra affetto, non ha mai creduto alla mia colpevolezza". Questo legame con il pubblico si sta ora concretizzando anche sul piano organizzativo, dice. Nei giorni scorsi, come riportato da Italia Oggi, Formigoni ha partecipato alla fondazione di un nuovo movimento, "Per un’Italia migliore" (Pim), firmando l’atto costitutivo e accettando di ricoprire il ruolo di presidente onorario. Alla domanda su cosa ci faccia ancora tra notai e sigle politiche, la risposta è netta: non è un ritorno in politica né la nascita di un nuovo partito. "Non torno in politica e non fondo un partito. La mia è una semplice attività di consulenza, un incarico onorifico. Da qualche anno lavoro volentieri insieme a Esaarco (Confederazione degli esercenti di agricoltura, artigianato e commercio, ndr) e 'Per un’Italia migliore' nasce in seno a quell’esperienza. Ma ci sarà un presidente effettivo, il mio sarà solo un supporto".

 

E sul rapporto con Forza Italia? L’ex presidente chiarisce che il nuovo movimento non intende porsi in contrapposizione con il partito azzurro, ma al contrario collocarsi nel suo stesso orizzonte culturale: "Questo nuovo movimento non è in competizione con Forza Italia. Fa riferimento al centrodestra, guarda al centrodestra, c’è scritto anche nello statuto. Vuol dare suggerimenti e idee a quell’area politica, ma senza far danno ai partiti". Alla domanda se mantiene ancora rapporti con i leader della destra dice: "Certo, ho mantenuto i contatti". E quando gli si chiede con chi in particolare, aggiunge: "Un po’ tutti i leader. Soprattutto Antonio Tajani, perché è capo del partito a cui sono più vicino, ma poi La Russa, Lupi, tanti altri". Il nome di Giorgia Meloni viene evocato, ma Formigoni preferisce non approfondire: "Non la sento da tanto. Ma non entriamo nei dettagli, non mi faccia la psicoanalisi".

 

Guardando al calendario elettorale, si esclude per ora da ogni possibile corsa: "Nel 2025 e nel 2026 non ci sono elezioni che mi riguardano, nel 2027 si vota per le Amministrative a Milano, ma con tutto il rispetto non ho molta voglia di fare il consigliere comunale". Tuttavia, con le elezioni politiche e le regionali all’orizzonte, il quadro potrebbe cambiare. Mai dire mai.

Di più su questi argomenti: