l'intervista
L'antifascismo senza ipocrisie. Parla Lorenzo Fontana
Parole nette sul 25 Aprile, elogio dell’europeismo, nessuna sbandata trumpiana, solidarietà all’Ucraina. Una forma di resistenza al populismo di destra. Chiacchierata con il presidente della Camera
Parla poco, affetta prudenza, si muove con cautela, cerca di non fare notizia, prova a dribblare le domande più provocatorie e in un anno e mezzo di presidenza della Camera la sua voce, a differenza del suo collega del Senato, di cui si conosce ogni pensiero e di cui si conoscono tutti i busti presenti nel soggiorno, quasi non si conosce. Lorenzo Fontana, presidente della Camera, leghista, in questi mesi ha scelto di adottare, a differenza del suo collega del Senato, uno stile guardingo, misurato, equilibrato e provare a farlo parlare di attualità non è semplice perché sa che ogni sua parola potrebbe essere utilizzata in modo malandrino (sta facendo l’anti La Russa?), sa che ogni sua frase potrebbe essere utilizzata in modo furbetto (sta facendo l’anti Salvini?) e sa che il modo migliore per far dimenticare il Fontana del passato che in alcuni passaggi interpretò in modo carnale il nazionalismo putiniano della Lega è occuparsi più di fatti e meno di chiacchiere. Abbiamo provato, dopo un lungo corteggiamento, a dialogare con il presidente della Camera su un tema che oggi movimenterà il dibattito pubblico, il 25 aprile, la libertà, l’antifascismo e gli inevitabili tabù che la destra più populista fatica ancora oggi a superare quando si trova di fronte questa data. E il presidente della Camera, con toni istituzionali ma netti, ha accettato di dialogare qualche minuto con noi.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.