Francesco Lollobrigida - foto Ansa

Le parole

Lollobrigida avverte Fi sul rimpasto dopo le europee: "Noi mai chiesto più spazio, spero valga per tutti"

Redazione

Il ministro commenta la vittoria in Basilicata e guarda a giugno: "Qualsiasi discussione sul governo non sarebbe mai determinata da questo voto. Il governo nasce con il voto del 2022 e il volere dei cittadini va rispettato"

"Non ci sentiamo invincibili. Sappiamo bene il buongoverno si costruisce giorno per giorno. Oggi c’è anche un’opposizione molto divisa, e invece per un governo avere avversari che possano proporre un’alternativa credibile può essere anche di stimolo. Oggi non è così". A dirlo è il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. In un'intervista al Corriere della Sera commenta la recente vittoria alle elezioni in Basilicata e guarda verso le elezioni europee di giugno, commentando le dinamiche legate all'alleanza di centrodestra: "Alle Europee è normale che si privilegino le proprie peculiarità. Non vedo riverberi particolari, è noto che facciamo parte di gruppi diversi, ma c’è un punto che ci unisce tutti, non solo la maggioranza: oggi il 90 per cento del Parlamento pensa che l’Europa vada cambiata".

 

 

Per questo motivo gli viene chiesto se sosterranno, dopo le elezioni, o Ursula von der Leyen o Mario Draghi come numero uno dell'Ue: "È molto complesso il voto per il presidente della Commissione, tante le variabili. Con von der Leyen il rapporto è sempre stato corretto perché era vantaggioso per l’Italia avere un dialogo aperto. Dico che sicuramente ci muoveremo nell’interesse dell’Italia, non di parte", spiega. E smentisce cauto su un eventuale rimpasto post elezioni di giugno, qualora Forza Italia dovesse superare la Lega: "Qualsiasi discussione non sarebbe mai determinata da questo voto. Il governo nasce con il voto del 2022 e il volere dei cittadini va rispettato. Quando noi eravamo un piccolo partito, anche crescendo, non abbiamo chiesto più spazio. E oggi che probabilmente supereremo le percentuali delle Politiche non chiediamo un riequilibrio. Spero valga lo stesso per tutti".
 

Sul caso legato al monologo di Antonio Scurati e sull'antifascismo, il ministro Lollobrigida bolla come una "bugia" l'accusa di censura da parte della Rai al programma di Serena Bortone affermando che questo è il governo "che è intervenuto di meno" sulla Rai: "Il problema (di tutta questa storia, ndr) è un altro: la nostra Costituzione è profondamente antifascista, anzi in maniera pensata, saggia, è stata scritta per evitare l’avvento di qualsiasi totalitarismo. E quindi per garantire libertà di espressione, di crescita economica e sociale, rispetto, non violenza. Sulla Costituzione ho giurato ed è ovvio che ne condivida tutti i principi fondanti. Ma è proprio sulla base della Costituzione che mi chiedo a che titolo i 'professionisti dell’antifascismo' possano impedire al direttore di un giornale di parlare all’Università. O chi può o non può festeggiare il 25 aprile. Forse certi esami del sangue non andrebbero fatti a me, ma ad altri".