L'editoriale dell'elefantino
Il fascismo spiegato ai republicones
Il fascismo nasce a sinistra. Viva l’antifascismo, abbasso il monologo, viva Antonio Scurati, il revisionista che ci piace!
Non lo hanno capito, ma nella meravigliosa cornice del Palazzo Reale di Napoli lo scrittore Toni Scurati, che si è appena appena concesso il narcisismo della vittima illustre, comprensibile vista la puttanata che gli hanno fatta e si sono fatta, e lo ha declamato così, arronzando per fare titolo e ulteriori copie (“sono un bersaglio”), ha in realtà spiegato le origini del fascismo agli ignari moltitudinari di Repubblica senza idee. L’ho sentito con le mie orecchie in fibra ben connessa. Ha giustamente avvertito: non aspettatevi le camicie nere della rivoluzione fascista o la marcia su Roma, non esiste il fascismo eterno di Umberto Eco (scandaloso). Il residuo di populismo, con l’aggiunta posticcia del sovranismo temperato von der Leyen (questo lo aggiunge chi scrive), nasce dalle fiaccolate sotto la procura di Milano, dall’assassinio dei partiti e del Parlamento con l’accusa di corruzione generale, dalle intemerate di un poliziotto-magistrato e dei suoi mandanti, dalla “casta” di Stella Rizzo e Gabriele D’Annunzio (citazione maligna di Toni), dalle frasi di Mussolini (cit. di Toni) così simili alle grida di Beppe Grillo contro gli eletti del popolo e la classe dirigente da arrestare in blocco. Meloni arriva dopo, e con regolari elezioni. La Rai ha sempre saputo censurare con buongusto, è il buongusto che manca alla sovranità alimentare, niente vol-au-vent, zero Chateaubriand e vino della casa. Non è che censurano, è che non sanno censurare. Bastava lasciar perdere.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.