Stefani sfida Tosi e l’uomo forte di Tajani nel nordest accetta: “Siamo fuori dalla maggioranza sin dal 2020, per colpa di Zaia”, il contrattacco. Così il Carroccio fa il repulisti di consiglieri azzurri. E l’autonomia traballa
Più che un ordine è un ultimatum. “Così facendo, Forza Italia si spinge fuori dal perimetro di maggioranza in Veneto”, si rammarica – per forza o per finta – Alberto Stefani, il segretario regionale della Lega. “Spiace constatare che un partito alleato si spenda in quotidiani assalti contro di noi”. Come dire: non siamo noi a cacciarvi. Ma poco valete – 3 consiglieri contro i 32 del Carroccio-Lista Zaia – e poco ci metteremmo a farlo. Dall’altra parte, Flavio Tosi non aspettava altro: “In sostanza siamo fuori dalla maggioranza sin dal 2020 per scelta di Zaia”, rincara la dose il pari ruolo in quota forzista. “Anzi, ringrazio Stefani per aver fotografato la realtà: i fatti evidenziano che è Zaia ad aver ripetutamente attaccato Tajani, dall’autonomia al terzo mandato”. Delle due l’una, o forse entrambe. Ebbene: à la guerre comme à la guerre! S’è sfaldato il centrodestra nel nordest.
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