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la parabola

Da contestatore a contestato. L'ex sardina Santori cacciato dal corteo pro Palestina

Redazione

L'ex leader delle sardine e ora consigliere dem a Bologna è stato fischiato da alcuni attivisti. "Il Pd è incoerente. Dalla destra e dalla sinistra gli stessi manganelli", è l'accusa. Lui contrattacca: "Non era l'azione di studenti ma di un soggetto politico organizzato"

"Come consigliere del Pd lei non è una persona gradita", così una giovane manifestante si è rivolta all'ex sardina Mattia Santori nel corso di un corteo organizzato a Bologna per protestare dopo i fatti di Pisa. La scena, immortalata in un video pubblicato dalla pagina del collettivo CambiareRotta, illustra la parabola dell'ex sardina: un tempo contestatore, a capo di un movimento capace di riempire le piazze e organizzare flash mob anti Salvini, si è ritrovato improvvisamente a vestire i panni del contestato

  

 

Come accaduto qualche settimana fa al rettore dell'Università di Siena Tomaso Montanari, tacciato da alcuni attivisiti pro Palestina di essere un "suprematista bianco, razzista e colonialista", sabato scorso è stata la volta di Santori, accusato di far parte di "un partito - il Pd - che per anni ci ha riservato lo stesso trattamento" della destra. "Mattia Santori dovrebbe ricordare gli sgomberi e le cariche a Bologna di questi anni, per non parlare della repressione messa in campo a livello nazionale quando il Pd era al governo", hanno sottolineato gli attivisti che hanno invitato Santori a lasciare il corteo. 

    

"Sono iscritto al Partito democratico da un anno e mezzo", ha provato a giustificarsi l'ex sardina, di fronte alle contestazioni dei manifestanti. "Non ce ne frega. Sono temi su cui il Partito democratico è incoerente. Sostenete da anni le politiche di Israele", hanno replicato i giovani attivisti. "Di fronte ai manganelli di una classe dirigente che da destra a sinistra ci vuole mandare in guerra, dall’Ucraina al Mar Rosso ad Israele, sta a noi costruire l’alternativa contro il partito unico di guerra e manganello", si legge nel post in cui CambiareRotta, che si definisce "un'organizzazione giovanile comunista", ha motivato la protesta contro l'ex sardina. "Sbaglia chi pensa che in strada ci fossero gli studenti, in realtà c'era un'organizzazione politica che ha messo il cappello all'iniziativa", ha dichiarato Santori in merito alla vicenda. "Riprendermi in quella situazione è un'azione da soggetto politico organizzato", ha concluso.

  

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