La giornata

Piantedosi apre un'indagine sulle manganellate a Pisa. Oggi l'informativa a Meloni

Redazione

Il ministro dell'Interno incontra i leader di Cgil, Cisl e Uil e nel pomeriggio informerà il governo sui fatti di venerdì scorso. La premier per il momento non si pronuncia

Dopo un weekend di polemiche, il governo si prepara a prendere posizione sulla gestione dell'ordine pubblico durante le manifestazioni pro Palestina organizzate dagli studenti di Pisa e Firenze. I fatti, accaduti venerdì scorso, hanno suscitato l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e hanno spinto il Viminale ad aprire un'indagine per capire cosa sia successo e perché la polizia abbia usato la forza e i manganelli per gestire il corteo.
 

Nel frattempo, la procura di Pisa ha aperto un'inchiesta parallela a quella del governo e, secondo le prime informazioni, sarebbero quindici gli agenti indagati. I risultati dell'indagine del Viminale saranno resi noti solo oggi pomeriggio dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Prima infatti, incontrerà i leader di Cgil, Cisl e Uil al Viminale. Più tardi Piantedosi informerà il governo. L'occasione è un Consiglio dei ministri convocato alle 15.30 a Palazzo Chigi, dove tra le altre cose ci sarà un confronto sulla vicenda con la premier Giorgia Meloni.

 

 

Meloni ha scelto di non pronunciarsi sulla questione fino all'accertamento dei fatti. Una linea che, secondo diverse fonti, sarebbe stata condivisa anche con la presidenza della Repubblica. I giornali di oggi parlano di una telefonata tra Mattarella e la premier nella quale il capo dello stato avrebbe informato Meloni – che in quel momento si trovata a Kyiv in rappresentanza del G7 – della sua iniziativa pubblica. 
 

Chi invece ha parlato è stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il leader della Lega nella giornata di ieri, incalzato dalle domande dei giornalisti, ha spiegato: "Le parole del presidente Mattarella si leggono e non si commentano", aggiungendo che "poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Anche in quella piazza. Chi mette le mani addosso a un poliziotto o a un carabiniere è un delinquente". Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha difeso gli agenti di polizia, chiarendo che "dire le parolacce ai poliziotti non va bene, quella manifestazione non era autorizzata". E nella giornata di oggi, invece, è il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida a ritornare sulla questione: "La violenza va condannata sempre, non giustificata in base a chi è l'aggredito. Abbiamo già visto come va a finire".
 

Se il centrodestra difende il lavoro delle forze dell'ordine, meno morbide sono le opposizioni. Durate il weekend il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha criticato le immagini che arrivavano da Pisa, mentre la segretaria del Pd Elly Schlein ha giudicato "Inaccettabili le violenze sintomo di un clima di repressione". Il Pd ha poi annunciato di voler presentare un'interrogazione parlamentare a Giorgia Meloni perché riferisca in aula di quanto successo. Intanto, nella serata di ieri gli studenti hanno manifestato davanti al Viminale per chiedere le dimissioni del ministro Piantedosi.

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