Sondaggi, si accorcia la distanza del Pd su FdI. E c'è chi parla di "effetto Sardegna"

Redazione

Le ultime rilevazioni di Tecnè, Istituto Demopolis e BiDIMedia. A meno di cento giorni dalle europee e a dieci dalle regionali in Abruzzo i partiti di governo registrano un calo. Si riduce il gap tra le prime due forze politiche del paese, guidate da Meloni e Schlein

Si accorcia la distanza tra Fratelli d'Italia e il Partito democratico. A meno di cento giorni dalle elezioni europee e a dieci dalle regionali in Abruzzo, tutti gli ultimi sondaggi fotografano un gap sempre più ridotto tra i due partiti avversari, la forza della premier Giorgia Meloni, che si attesta introrno al 28 per cento delle preferenze, e il primo partito dell'opposizione, guidato da Elly Schlein, che naviga sul 20 per cento circa delle intenzioni di voto. A dirlo sono tre diversi rilevazioni: quella di Tecnè, che è anche l'unica a registrare il sorpasso di Forza Italia sulla Lega, il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis e infine il sondaggio del 29 febbraio di BiDiMedia.

 

Secondo tutti e tre i sondaggi, dopo la sconfitta sarda, i partiti di maggioranza registrano un calo. Una sorta di "effetto Sardegna", ammesso che con un margine di tempo così ravvicinato si possa avere a tutti gli effetti un riscontro sulle intenzioni di voto, che normalmente si sedimentano in periodi più lunghi e dipendono da molteplici fattori. Secondo Tecné, la prima forza politica è ancora Fratelli d'Italia con il 28,2 per cento dei consensi. Segue, sempre più da vicino, il Partito democratico che questa settimana arriva al 20, quindi a meno di dieci punti di distanza dallo schieramento di Meloni. Al terzo posto c'è il Movimento cinque stelle, con meno di cinque punti di scarto dal Pd, al 15,9 per cento. Dati simili quelli rilevati da Demopolis: se ci si recasse oggi alle urne, Fratelli d’Italia otterrebbe il 28 per cento, a poco più di 7 punti di vantaggio sul Pd, al 20,8 per cento e in crescita di un punto rispetto a gennaio; crescerebbe poi dell’1,2 per cento il M5s, attestato al 17 per cento. 

  

 

Nel sondaggio BiDiMedia per le Europee, i partiti della maggioranza sono rilevati tutti in calo. La perdita di consensi più netta è quella della Lega che, reduce del pessimo risultato in Sardegna, scende di mezzo punto al 8,5 per cento. Calo più contenuto per Fratelli d’Italia (con un lieve calo di 0,2 punti percentuali, si attesta al 28,1 per cento delle preferenze) mentre regge, perdendo solo un decimo di punto, Forza Italia (6,5 per cento).

 

 

Per quanto riguarda gli equilibri interni alla maggioranza di centrodestra, l'analisi di Tecné evidenzia - unica rilevazione sulle tre prese qui in esame a farlo - il sorpasso di Forza Italia sulla Lega. Il partito guidato dal vicepremier Antonio Tajani sarebbe la quarta forza politica al 9,3 per cento mentre il Carroccio di Matteo Salvini scenderebbe all'8,1.

   

A seguire l'Alleanza Verdi e Sinistra si attesta, secondo tutti i sondaggi citati, intorno al 4 per cento, così come Azione di Carlo Calenda. Una cifra che alle Europee rappresenta la soglia di sbarramento e che obbligherà diversi piccoli partiti a federarsi in liste di scopo. Ancora più giù in classifica si trovano Italia viva e Più Europa. Infine BiDiMedia evidenzia per la prima volta l'apparizione sopra l’1 per cento di Sud Chiama Nord di Cateno de Luca. 

  

Tutti i sondaggi evidenziano poi un'importante quota di astensionisti o incerti, oltre il 40 per cento in totale.