L'evento

Idea per il dopo Elly. La sinistra riparta da Paola Cortellesi!

Salvatore Merlo

Persino il sindaco Roberto Gualtieri se n’è accorto: l’attrice e regista di "C'è ancora domani" è la leader morale del Pd. Ieri ha ricevuto un premio in Campidoglio

Abbiamo capito che Elly Schlein sarebbe diventata segretaria del Pd il giorno in cui abbiamo sentito una nostra collega che ama tutte le cose di sinistra al superlativo (o le giudica per epigrafi) definire l’allora candidata alle primarie “bravissima” e “irraggiungibile”. Ecco. A quel tempo la nostra poco enfatica collega rincorreva ella, cioè Elly, nei corridoi della Camera: Elly! Elly! Ebbene, adesso non se la fila quasi più. Ormai la nostra collega, detta anche cartina di tornasole, insomma una che va seguita per capire dove sorgerà domani  il sol dell’avvenire, “adora” sopra ogni cosa l’attrice e regista Paola Cortellesi. Ha occhi soltanto per lei. E non è l’unica. Il suo film femminista era infatti “immenso”. E la battuta sulla povera Biancaneve che faceva da colf ai sette nani del patriarcato era “intelligentissima” e “di grande valore civile”. Ecco, ci siamo allora detti noi cinici: ecco la prossima segretaria del Pd. Paola Cortellesi! La leader morale della sinistra. Ovvio.

 

 

Sicché ieri mattina abbiamo subito raggiunto la signora Cortellesi in Campidoglio, lì dove riceveva il premio dei premi della sinistra romana, la lupa Capitolina, dalle mani del sindaco Roberto Gualtieri. Un’investitura? I consiglieri comunali del Pd tutti in piedi come davanti al presidente della Repubblica, quelli della destra invece seduti (ma col cellulare in mano a riprendere la scena da far vedere ai nipotini a casa). Walter Veltroni come minimo avrebbe schierato tutta la Roma cinematografara e de sinistra, e anche un pezzo di Hollywood. Robert De Niro e John Fitzgerald Kennedy. Minimo. Gualtieri, che invece è sobrio, aveva solo l’assessore Onorato e il mitico Claudio Mancini. Tuttavia, dolce come un bignè, il bravo sindaco ha preso la parola e ha spiegato che quello di Cortellesi è – badate bene – “un film di grande valore civile”. Questa l’avevamo già sentita. Vabbè.

  

Però poi Gualtieri ha aggiunto di suo: “... ed è anche un film di grande valore democratico”. Ecco la parola. Ma non è che avete trovato sul serio la nuova leader democratica? Gualtieri ride. Poi si volta col vigore brutale di una crisalide. Fa per andarsene col passo energico e spedito di un baco da seta. Ma all’improvviso si ferma. Ride di nuovo. “Questa era cattiva”. Va bene, cattiva, ma non implausibile. Chissà perché, tuttavia, qualche minuto dopo, quando chiediamo a Paola Cortellesi se per caso a questo punto lei si senta pronta a fare la leader (almeno morale) della sinistra, ella, a differenza di Elly, ci è parso abbia risposto con un paio di corna.

 

Video di Giorgio Caruso

  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.