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Dentro FdI si augurano la candidatura di Meloni alle europee. Voci da Atreju

La premier correrà alle elezioni di giugno come capolista? "Mi auguro di sì", ci dice Rampelli. Sulla stessa linea Gemmato e Messina. E anche la base del partito, raccolta a Castel Sant'Angelo, è d'accordo

Giorgio Caruso

Si chiude la kermesse di Fratelli d'Italia a Castel Sant'Angelo a Roma. Oggi è stata la giornata del leader di Vox lo spagnolo Santiago Abascal, del leader della Lega, Matteo Salvini e del presidente di Forza Italia Antonio Tajani. Ma i riflettori erano tutti puntati sul discorso conclusivo della premier che tra le varie sfide da qui in avanti ha inserito le elezioni europee di giugno, anche se Meloni non ha sciolto il nodo della sua candidatura come capolista.

"Mi auguro di sì, anche perché ormai Giorgia Meloni non è soltanto una leader nazionale, è una leader internazionale. Sarebbe molto bello che altre nazioni europee possano avvicinarsi a una certa idea di Europa grazie agli insegnamenti, alla linea tracciata da Giorgia Meloni" dice Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fratelli d'Italia. Dello stesso avviso il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che dice: "Ovviamente il suo consenso è altamente percepibile nella popolazione italiana e validata dai sondaggi". "Il nome di Giorgia Meloni fa sempre bene, quindi avere Giorgia candidata fa bene" aggiunge il deputato Manlio Messina. Ma anche la base di Fratelli d'Italia spera in una candidatura della premier: "Sarebbe sicuramente un bel segnale anche perché l'obiettivo delle europee è quello di creare un centrodestra europeo e quindi un'alleanza di tutti i partiti di centrodestra alternativi al centrosinistra e chi meglio di Giorgia può declinarlo e interpretarlo sul territorio nazionale" dice un militante presente ad Atreju.

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