Il caso

Ad Atreju scoppia il caso Conte: FdI in imbarazzo per tenerlo lontano dalla festa

Simone Canettieri

Dopo il no di Schlein, tocca al M5s: l'organizzazione prima apre all'ex premier, poi fa marcia indietro

Vengo anch'io. No, tu no. Dopo il rifiuto della segreteria del Pd Elly Schlein, scoppia un altro caso Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia in programma a Roma dal 14 al 17 dicembre.  Questa volta in mezzo c'è il M5s e Giuseppe Conte.

Nei giorni scorsi l'organizzazione della festa meloniana, che fa capo a Giovanni Donzelli, ha contattato Michele Gubitosa, vicepresidente grillino, e Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e deputata pentastellata. Dentro FdI temevano che anche l'ex premier, dopo la leader dem, potesse dire di no. E così avevano sondato i due big per invitarli. Dal M5s, forse cogliendo in contropiede lo staff di Atreju, hanno risposto offrendosi di sondare la disponibilità di Conte. Disponibilità che poi è arrivata. 

D'altronde, l'ex premier rispose all'invito di Meloni nel 2021 quando governava e Fratelli d'Italia era all'opposizione. "Non sarebbe sottratto al confronto, anche davanti a una platea che non è la sua", spiega chi conosce il leader M5s. E così da Atreju, presi alla sprovvista, danno un preventivo via libera all'avvocato del popolo. Poi però qualcosa deve essere successo nella catena di comando che da Donzelli sale su su fino alla presidente del partito Giorgia Meloni.  

Con Rocco Casalino e il resto dello staff della comunicazione già al lavoro per stabilire le regole d'ingaggio di questa ospitata, a partire dal giorno, da Via della Scrofa è arrivato il contrordine: "Ci hanno detto che no, Conte non lo avrebbero chiamato, adducendo come spiegazione il fatto che lo avevano già invitato da presidente del Consiglio", spiegano i parlamentari grillini. A quel punto, Gubitosa e Appendino hanno chiaramente declinato l’invito.  

Dietro allo stop a Conte a pensare male ci potrebbe essere l'intenzione di Meloni di voler polarizzare lo scontro solo con Elly Schlein, tenendo fuori dal ring il capo del M5s. 

Finora solo Matteo Renzi ha annunciato che sarà presente alla festa di Fratelli d'Italia.

Di più su questi argomenti:
  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.