Alla camera

+Europa prova a bloccare il ddl sul divieto di carne sintetica: "È incostituzionale"

Nicolò Zambelli

Riccardo Magi, Emma Bonino e Benedetto della Vedova presentano una pregiudiziale di costituzionalità sul ddl voluto da Lollobrigida: "Il terrore del nuovo e della ricerca così diventa ideologia"

+Europa ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità contro il disegno di legge che vieta il commercio, la vendita e l'importazione della carne sintetica. In sostanza, l'obiettivo degli esponenti del partito europeista è impedire che il ddl presentato dal ministro Francesco Lollobrigida venga votato in Parlamento perché giudicato incostituzionale. In una conferenza stampa alla Camera Benedetto della Vedova, Riccardo Magi ed Emma Bonino, insieme alla scienziata e sentrice a vita Elena Cattaneo, hanno spiegato i motivi che li hanno spinti a presentare la procedura di valutazione costituzionale per una legge che impone "un divieto anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano". Alla conferenza stampa ha partecipato anche l'amministratore delegato di Bruno Cell, una startup che si occupa di ricerca e di sviluppo degli studi attorno al cibo della carne sintetica in modo da renderla una risorsa economicamente sostenibile.

"Trovo che questo provvedimento sia espressione diretta di una cultura politica reazionaria, di chi vuole tenere fuori la modernità e l'innovazione dal contesto pubblico", ha detto Della Vedova, specificando che si tratta di una proposta "insensata perché vieta qualcosa che ancora non c'è". La carne coltivata infatti non è ancora in commercio in Italia e in Europa. Al momento l'Unione europea sta lavorando per introdurre sul mercato questo tipo di prodotto e per garantirne il commercio. L'Italia aveva notificato a Bruxelles di voler introdurre il divieto di vendita della carne sintetica, ma – come rivelato dal Foglio – ne ha ritirato l'esposto in gran segreto.

 

 

Riccardo Magi ha spiegato cos'ha depositato oggi il partito alla Camera dei deputati. Si tratta di una pregiudiziale di costituzionalità che ha lo scopo di verificare, appunto, se il disegno di legge presentato da Lollobrigida segue le garanzie della Costituzione. "Siamo di fronte a un provvedimento ideologico, di propaganda e senza valenza scientifica. Ma oltre a questo, siamo di fronte a un provvedimento che potrebbe avere dei problemi a livello giuridico", ha spiegato il segretario di +Europa Riccardo Magi. "Chiediamo che il pregiudiziale venga anteposto all'esame del provvedimento di Lollobrigida alle Camere", continua Magi. I profili di incostituzionalità rilevati sarebbero due: il primo è legato all'impatto che questa norma avrebbe sulla libertà di iniziativa economica, garantita - come spiegano - dall'articolo 41 della Costituzione. Il secondo motivo, invece, è legato al diritto europeo. Secondo gli accordi della nostra carta costituzionale, se il Parlamento europeo votasse a favore della carne sintetica, questo prodotto dovrà essere commercializzato anche nel nostro paese. "Siamo un mercato unico – spiega Magi per cui – se un giorno l'Ue introducesse l'importazione della carne coltivata, noi avremmo obbligo di importare e garantire ai cittadini italiani di trovare questo prodotto nei supermercati e nei negozi".

C'è poi una questione scientifica posta in conferenza stampa: "C'è un tema che si lega alla ricerca. Il divieto di importazione e commercializzazione – continua Magi – impedisce anche che i comparti di ricerca e sostenibilità facciano il loro lavoro. Quando si impedisce qualsiasi sviluppo economico anche in vista dell'immissione sul mercato si tagliano le gambe alla ricerca". Un "atteggiamento anti italiano e antinazionale", ha detto il deputato. "Perché dunque il governo sta facendo questo? Perché nessuno si alza in difesa della scienza e delle nuove frontiere?". Il motivo, sempre secondo Magi, è legato a una tutela di interessi. Il ddl è emanazione delle direttive di Coldiretti, quindi di "interessi di qualcuno", quando dovrebbe invece "tutelare gli Interessi di tutti".

 

 

Gli altri temi, come puntualizzanti anche dall'ex radicale Emma Bonino, sono quelli legati alla sostenibilità ambientale, al benessere animale e al fabbisogno proteico di una popolazione che continua a crescere. "Questo è un ddl strampalato", ha detto Bonino. E la cosa più "insensata" ha concluso Della Vedova è la contrapposizione di elementi che non andrebbero messi in contrapposizione, vale a dire le nuove frontiere dello sviluppo proteico con i prodotti tradizionali. "C'è spazio per tutto, dalle tradizioni al cibo creato sotto procedimenti diversi. Oggi più del 90 per cento del grano utilizzato per fare la pasta in Italia è prodotto da un trattamento nucleare. Quindi già da adesso - senza la carne coltivata - ci sono prodotti che non seguono la tradizione dei nostri nonni ma che tutti mangiamo lo stesso. Non si tratta di sostituire, ma di ampliare. Sarà poi compito dell'industria dirci come andrà".

"Temo che sarà veramente difficile fermare la Coldiretti, Lollobrigida e non so chi altri. Ci proveremo alla Camera dove arriverà il ddl per impedire una cosa che ancora non c’è", ha detto Emma Bonino. "Il nostro paese è tutto così: il terrore del nuovo e della ricerca, le tradizioni della nonna. Va tutto bene, ma quando diventa un’ideologia va molto meno bene" per cui "andiamo avanti con questa battaglia impopolare, di minoranza, che non ci spaventa, siamo abituati. Spero che a qualcuno si accenda il lume della ragione che in questo momento mi sembra in grande difficoltà", ha concluso.